Interrogazione di
Matteo Mozzini (PLR), primo firmatario
Alberto Casari (Unità di sinistra)
Claudio Cattori (il Centro)
Michele Egloff (Unità di sinistra)
Manuela Genetelli (Lega dei Ticinesi-UDC-Indipendenti)
Carmelo Malingamba (PLR)
Davide Pedrioli (il Centro)
Un centro sportivo disordinato e incompiuto
Oltre un quarto di secolo fa, con l’inaugurazione della piscina e della pista del ghiaccio coperte nacque il “nuovo” Centro sportivo di Bellinzona. Figlio frettoloso dell’infelice gestione di un primo pregevole progetto del compianto Aurelio Galfetti, l’edificio in questione sarebbe dovuto diventare l’elemento centrale e aggregante di un centro polisportivo che comprendesse anche gli esistenti bagno pubblico e campi da tennis. Una visione al passo con i tempi e le mutanti necessità dell’utenza che appare purtroppo oggi disordinata e incompiuta. Disordinata perché malgrado gli intenti non si è riusciti né ad amalgamare le diverse componenti del centro, benché fisicamente adiacenti l’una all’altra, né a creare armonia e praticità di fruizione, con entrate separate e opposte ai posteggi, muri e recinzioni divisori tra le parti, ecc. Incompiuta, invece, per la mancanza di una struttura ricettiva che permetta di ospitare colonie, campi d’allenamento, eventi sportivi di spessore, … ma anche e in particolare per l’assenza di una seconda superficie ghiacciata coperta che permetta di soddisfare le numerose e crescenti richieste dell’utenza.
Una pista del ghiaccio vittima del proprio successo
Già allora, nell’ormai lontano 1998, l’elevata occupazione del ghiaccio indicava chiaramente la necessità a medio termine della copertura della pista esterna, retaggio degli anni sessanta. Nel corso degli anni lo sfruttamento della struttura è notevolmente incrementato, grazie in particolare allo sviluppo delle società sportive della capitale, ovvero dell’hockey su ghiaccio e del pattinaggio artistico. Nel corso del 2021 due interrogazioni sottolineavano la situazione al limite della sostenibilità, chiedendo di avviare senza indugi la procedura di progettazione e realizzazione della copertura della seconda pista, copertura che permetterebbe di ovviare alla limitazione dell’offerta di attività ricreative, educative e sportive a favore di cittadini, scuole e società. A questo proposito, ci preme sottolineare come la fruibilità della pista esterna sull’arco della stagione invernale si sia notevolmente ridotta negli anni a causa dell’innalzamento delle temperature medie e dell’assenza di reti protettive ombreggianti. Una superficie di ghiaccio che quando disponibile (meteo permettendo!) risulta spesso molle e inzuppata nonché invasa dalla sabbia sollevata del vicino campo da beach-volley, che durante l’inverno non viene coperto. Una situazione insostenibile per i club sportivi e le scuole della regione che utilizzano il centro sportivo.
Un progetto globale a beneficio di tutti
È tempo di completare il centro sportivo e consentire alla capitale di sfruttarne appieno le sue enormi potenzialità. Non si tratta solo di aumentare l’offerta a cittadini, scuole e società della regione ma anche di incrementare l’attrattività di Bellinzona nei confronti dell’interessante mercato del “turismo sportivo”, fatto di eventi, competizioni e campi d’allenamento che possono generare ricadute finanziarie per i settori della ristorazione, alberghiero e del commercio della città, così come assicurare maggiori introiti per la gestione corrente del centro stesso. Come accadeva nei primi anni duemila, quando le nuove infrastrutture del centro sportivo ospitavano campi d’allenamento di squadre di hockey di alto livello provenienti da Russia, Svezia, Finlandia e Cechia. Buone abitudini purtroppo scomparse a causa dell’insufficiente offerta di infrastrutture e della conseguente perdita di attrattività della capitale. Tornare ad attrarre turismo sportivo significa completare finalmente il centro sportivo grazie a una visione coraggiosa, ambiziosa ma soprattutto sistemica, ovvero elaborando un progetto globale che consideri tutte le esigenze: sportive, urbanistiche, di sostenibilità, accessibilità, mobilità,… Un progetto che giocoforza non potrà essere realizzato completamente nel breve termine, ma che dovrà fungere da punto di riferimento per le varie tappe di concretizzazione.
L’hockey nazionale come stimolo ad agire
L’arrivo a Bellinzona dell’hockey nazionale targato Swiss League (l’equivalente di quella che fu la Lega nazionale B, per intenderci) annunciato di recente dai GDT Bellinzona e dall’HC Ambrì-Piotta porterà nella capitale nuovo spettacolo, entusiasmo e attenzione mediatica. Un’occasione irripetibile per il movimento hockeistico della Turrita e per lo sport bellinzonese in generale, che ha il pregio (per taluni il difetto) di riaccendere i riflettori sulla mancanza conclamata e persistente di spazi presso la pista del ghiaccio. Malgrado un’oculata pianificazione concordata tra Bellinzona sport, i GDT Bellinzona, il Club di pattinaggio di Bellinzona e l’Ufficio cantonale dello sport, la disponibilità di ghiaccio, di spogliatoi e di spazi idonei alle attività collaterali (sala pesi, allenamento/riscaldamento off-ice, sala stampa,…) resta insufficiente e rende necessario e urgente identificare una soluzione che risponda finalmente alle esigenze dell’utenza.
Alla luce di quanto sopra nonché del progetto strategico di Bellinzona sport (avviato nel 2022 in collaborazione con la SUPSI, l’OTR Bellinzona e valli e l’Ufficio cantonale dello sport), chiediamo al Lodevole Municipio:
- concorda che la copertura dell’attuale pista esterna sia prioritaria e urgente, considerati la conclamata e persistente carenza di ghiaccio e l’arrivo a Bellinzona dell’hockey nazionale?
- come intende affrontare e risolvere tale urgenza?
- condivide la necessità di completare il centro sportivo elaborando un progetto organico (realizzabile a tappe) che consideri tutte le esigenze sportive, logistiche e urbanistiche, comprese la sostenibilità, l’accessibilità, la mobilità,…?
- quali soluzioni in questo senso si stanno delineando nell’ambito del progetto strategico di Bellinzona sport?
- quali possono essere, realisticamente, le tempistiche per la realizzazione della copertura della pista esterna e il completamento del centro sportivo?