Di Alessandro Robertini *
Ci sono dei servizi primari, come le distribuzione dell’elettricità, dell’acqua potabile, il servizio postale, la raccolta dei rifiuti, lo smaltimento delle acque luride, che per loro natura non possono e non devono essere privatizzati in quanto bene pubblico che spetta ad ogni cittadino, pena un degrado del servizio stesso a fronte di logiche di mercato volte esclusivamente a massimizzare il profitto a scapito della qualità. Questo è stato ampiamente ribadito dagli abitanti del comune di Mendrisio, seppur retto da un Municipio non propriamente di sinistra, che, con una chiara maggioranza di No che ha rasentato il 57%, hanno rifiutato la proposta di trasformare le Aziende Industriali di Mendrisio in una società anonima, seppur a proprietà del Comune al 100% ma gestita appunto con logiche di mercato che impongono di raggiungere a tutti i costi il pareggio di bilancio alla fine dell’anno gestionale. Questione che avrebbe avuto un grave impatto sulla qualità e sul costo delle prestazioni erogate a scapito soprattutto dei ceti medio e basso della popolazione. E qui un plauso alla popolazione di Mendrisio e al Comitato referendario che, con grande senso di responsabilità e solidarietà, hanno capito l’importanza della posta in gioco. Qualche anno fa anche nell’ormai vecchia città di Bellinzona si era tentato il colpaccio di trasformare le Aziende Municipalizzate in SA, ma pure in questo caso la questione non attecchì. Fra meno di un mese la nuova Città avrà, a seguito dell’aggregazione, una popolazione più che raddoppiata. Si tratterà quindi di mantenere in mani pubbliche e con lo statuto attuale le Aziende in questione per garantire l’universalità del servizio a tutti i cittadini. Lo scopo ultimo di un’azienda municipalizzata è proprio quello di offrire un servizio di qualità a costi accessibili per tutti con la garanzia del Comune nel coprire eventuali deficit di gestione in modo solidale. Per quel che concerne il servizio postale si tratterà invece di dialogare, e se necessario puntare i piedi, con la Confederazione, affinché induca la Posta, purtroppo già da tempo trasformata in SA, a garantire su tutto il territorio della Nuova Bellinzona un servizio adeguato.
* Presidente regionale PS e candidato n°50 al Consiglio comunale della Nuova Bellinzona