Di Michele Egloff *
Abbiamo applaudito tutti l’esito della vertenza tra la popolazione, la Commissione regionale dei trasporti, le autorità di Giubiasco e le FFS circa la prospettata chiusura dello sportello della Federazione Ticinese Integrazione Andicap (FTIA) alla stazione di Giubiasco: da fine 2017 la formazione delle persone con disabilità sarà integrata nel punto di vendita della nuova stazione delle FFS di Bellinzona. Verrà inoltre mantenuta anche l’attuale struttura “Alla Stazione” di Giubiasco quale punto informativo per il trasporto pubblico del Bellinzonese. Questa è la dimostrazione del fatto che se si vuole si può.
Alla stessa stregua dobbiamo volere tutti una Nuova Bellinzona efficiente e ambiziosa, che faccia della qualità di vita per tutti il suo motto. Perché mirare all’eccellenza e avere grandi progetti non vuol dire pregiudicare la prossimità, la convivialità e la socialità, anzi! Guardiamo avanti, lontano, senza lasciare indietro nessuno!
Sosteniamo quindi lo sviluppo del polo biomedico creatosi grazie alle attività di ricerca (IOR, IRB, laboratori di ricerca del Neurocentro) e l’insediamento di altre attività produttive legate a questo ambito. Difendiamo le Officine di Bellinzona con i relativi posti di lavoro, anche i più umili, e promuoviamo un nuovo comparto produttivo attraverso il Centro di competenze mobilità sostenibile e ferroviaria. Creiamo il marchio “Bellinzona” per valorizzare le aree commerciali del Centro storico di Bellinzona e del Borghetto di Giubiasco quale meta turistica promuovendo l’insieme dei suoi valori storici, paesaggistici, culturali e ricreativi: i castelli medievali, il ponte tibetano, i fortini della fame, il parco del Piano di Magadino, la via del ferro, ecc.
Ma non dimentichiamoci d’investire direttamente, come Comune, nella costruzione e nella gestione di alloggi a pigione moderata per le famiglie, le persone sole e per gli anziani. Non dimentichiamoci nemmeno di favorire la conciliazione tra lavoro e famiglia promuovendo la creazione di asili nido, centri-extrascolastici, dopo-scuola sociali e mense per i ragazzi delle scuole elementari e delle scuole medie in tutti i quartieri. Tutte attività che di riflesso permettono anche di dare lavoro a persone con disabilità. E ricordiamo che i giovani hanno bisogno di spazi aggregativi di quartiere dove realizzare dei progetti ideati da loro stessi. Un Centro giovanile per l’insieme dell’agglomerato non sarebbe decisamente un lusso, dopo tante promesse.
* Candidato n°8 per il Consiglio Comunale