Renato Züger: Intervento sul preventivo 2020

La dicitura ufficiale della trattanda recita “Bilanci preventivi 2020”, in realtà sappiamo che a tutti gli effetti è il documento programmatico fondamentale per il Comune. Esso assume ancor più rilievo se coincide con il termine di una legislatura, che a sua volta sancisce la chiusura della fase di rodaggio della nuova Bellinzona. In questo senso, senza abusare della pazienza dell’uditorio, ci si concede spazio per riflessioni più ampie. Magari provocatoriamente chiedendosi se uno strumento di per sé prettamente contabile sia quello più adeguato per descrivere la Città in cui vogliamo vivere. Ragionare su entrate e uscite, percentuali e PIL può essere un approccio riduttivo ai grandi interrogativi della qualità di vita e della dimensione civica. 

Procedo comunque con un tentativo di lettura più consueto di questo Messaggio Municipale, senza voler trasformare questo intervento in una lista di desideri natalizi (in ossequio al periodo di strenne natalizie), azzardando però anche un bilancio di quanto capitato in questo triennio e di quanto potrebbe riservarci la prossima stagione della nuova Bellinzona. 

Va reso merito a questo Municipio per aver saputo in primo luogo edificare una nuova struttura comunale credibile e funzionante, nell’arco di soli 3 anni (ciò che per i tempi notoriamente dilatati della politica è davvero notevole). Tutto è perfettibile, e molto si potrà migliorare ancora nel corso del 2020, con il passaggio di consegne ai nuovi poteri comunali eletti ad aprile. Le critiche virulente all’indirizzo dell’Esecutivo sembrano però ingenerose e provenienti o da chi non ha una concezione realistica di cosa significhi avviare quasi ex nihilo una macchina organizzativa e amministrativa di tale portata, oppure chi ha interesse politico a perseverare in una linea di ostruzionismo pregiudiziale, che misconosce quanto oggettivamente si è riusciti a garantire in termini per esempio di erogazione di servizi, di politica del personale, in generale di risposta ai bisogni della cittadinanza.

È poi lodevole l’intenzione del Municipio, come ben rilevato dall’analisi commissionale, di dare un’impronta “politica e non solo amministrativa”, con un rilievo doveroso alla pianificazione di investimenti ordinari e straordinari. Questo richiama innanzitutto alla necessità di garantire delle entrate congrue. Quindi, pure a fronte di un avanzo di esercizio calcolato prudenzialmente a 1.4 milioni di franchi, non ci sembra il caso di tentare operazioni al ribasso sul moltiplicatore di imposta, peraltro in voga altrove.

Ma sarà pure doveroso garantire una politica incisiva di ammortamenti: è stata sì ridotta l’incidenza degli oneri per investimenti a seguito del nuovo sistema contabile, resta però innegabile che un comune in relativamente buone condizioni finanziarie possa e debba assumersi maggiori oneri, che altrimenti ricadrebbero sulle “generazioni future” (formulazione enfatica e paternalistica, ma comprensibile).

Per il resto non approfondisco oltre le linee generali, constatato comunque che gli equilibri finora hanno retto; per il futuro a medio-lungo termine lasciamo decidere ai nuovi eletti di aprile.

Vorrei approfondire due punti in particolare, coerentemente con quanto premesso circa l’esistenza di priorità che non si finalizzano e non si esauriscono nella pura gestione finanziaria. Mi attengo comunque a spunti desumibili dal Preventivo, da atti formali già pendenti o comunque dall’attualità stretta.

Il primo è proprio la qualità di vita. A pochi giorni dall’inaugurazione del “nodo intermodale” di Bellinzona, all’indomani dell’inizio dell’avvicinamento all’apertura del Ceneri 2020, la nostra Città deve progredire ancora nella direzione di una mobilità efficiente e rispettosa dell’ambiente. Questo significa non accontentarsi di AlpTransit, ma adoperarsi per vederla completata anche nell’aggiramento dell’agglomerato con la realizzazione della “Stazione Ticino”, un’idea le cui chances di successo sono molto difficili da stimare, ma di importanza cruciale per la nostra regione.

Un agglomerato che riesca a tenere ai margini il traffico di transito, che al suo interno invece prediliga la mobilità “dolce” (e la realizzazione di una vera rete di percorsi ciclabili per gli spostamenti quotidiani è anche una rivendicazione che val la pena di riprendere con una certa frequenza) e che magari può sognare di concedersi il lusso di interrare l’autostrada per ricavarne spazi verdi inaspettati. E questo senza entrare nel merito della pianificazione del territorio, con tutto quanto orbiterà attorno al Masterplan.

L’altro aspetto qualificante per la Bellinzona del futuro (immediato e più distante) riteniamo dovrebbe essere la cultura: non credo sia una perorazione così banale, visto che da un confronto sommario la percentuale di budget comunale ad essa dedicata risulta di gran lungo inferiore rispetto alle altre città ticinesi e forse svizzere.

Le recenti discussioni sulle possibili destinazioni dell’acquisendo ex ospedale di Ravecchia, che preludono a decisioni che saranno prese in quest’aula, dimostrano come sia sentita la necessità di spazi per promuovere attività culturali di ampio respiro, più o meno “istituzionalizzate”, più o meno “popolari”, più o meno “colte”, sull’esempio di strutture simili a Locarno e Mendrisio. Così facendo, oltre al più che benvenuto “effetto collaterale” di una maggior presenza turistica sul nostro territorio (benvenuto, giacché di turismo di qualità si tratta, e non di massa), si fornirebbero anche spazi di espressione e di socializzazione per una popolazione più composita. Se è vero che il Preventivo menziona la lodevole iniziativa del Social Truck, siamo convinti che il bisogno di interazione sociale passi anche per altre vie, prima fra tante altre proprio quella dell’espressione artistica e culturale.

Un ultimo inciso, palesemente in conflitto di interessi, per ribadire con forza quanto indicato (invero più tra le righe) a pag. 88 del Messaggio Municipale: la necessità di disporre quanto prima di un nuovo Centro di pronto intervento, nel senso anche di una nuova Caserma pompieri all’altezza del 21° secolo e dei compiti che il Pompieri sono chiamati a svolgere.

Concludo l’intervento ringraziando Municipio, Amministrazione e tutti i collaboratori per il loro impegno, la Commissione gestione per il prezioso lavoro di analisi svolto. Porto l’adesione dei membri PS ai Preventivi 2020 alla proposta di fissazione del moltiplicatore di imposta, idem per i successivi Messaggi Municipali concernenti i Mandati di prestazione, coerentemente correlati al Preventivo.