Asssemblea sezionale – approvazione delle liste

Lo scorso giovedì, 12 gennaio,  la sala del Cinema Forum che ha accolto l’assemblea sezionale “Vincere è possibile” del PS di Bellinzona era al completo, un’anteprima in cui sono state presentate e plebiscitate le liste dei candidati: che vedono unione di intenti e di animi di Partito Comunista e Verdi IMG_4594(“Sinistra unita e i Verdi”, per il Municipio con Lisa Boscolo, Ronnie David, Alessandro Lucchini, Roberto Malacrida, Renato Züger, Henrik Bang e Mario Branda) e la riaffermata alleanza fra Ps e Pc per il Consiglio comunale. Un fronte rossoverde progressista e unito per costruire la futura Bellinzona aggregata a misura d’uomo.

La serata è stata altresì circostanza per delineare i tratti costitutivi del programma politico (messo al voto e accettato) in vista della Nuova Bellinzona, in occasione delle votazioni comunali del prossimo 2 aprile.

I punti cruciali hanno quale denominatore comune il numero 3. Tre è il numero di municipali cui si punta ad avere nel governo cittadino, su sette poltrone disponibili. Tre sono i pilastri su cui poggia il programma “Bellinzona città accogliente”: abitare, lavorare, divertirsi. Una trinità fondamentale cui sono stati aggiunti e ribaditi i grandi temi di sempre, fra cui mobilità sostenibile, miglioramento dello stato sociale, sanità, promozione del polo di ricerca eccetera. Affinché il futuro in tutte le sue componenti e sfaccettature sia sostenibile.

L’incontro è stato aperto dal presidente sezionale, Gilbert Jorio, che innanzi tutto ha sottolineato l’importanza di una sala così gremita: «Segno della voglia di noi socialisti di essere protagonisti alle prossime elezioni comunali».

La storica vittoria alle comunali del 2012 ha aperto una nuova era politica, la strada verso l’aggregazione è stata segnata allora e ora si avrà l’occasione, anzi il dovere, di dare carne alla visione della Nuova Bellinzona (che conterà circa 45mila abitanti), tenendo come fulcro, di partenza e arrivo, le persone e le loro necessità. «Un cambiamento – continua Jorio – attuabile solo ottenendo il successo alle prossime elezioni, ma anche con la determinazione di tutti».

Un saluto e un’esortazione che hanno anticipato la nomina del presidente di giornata Dario Ghisletta, a lui il compito di scandire la tabella assembleare con le trattande in programma.

«Si apre una nuova era politica, che però non può prescindere dal passato e dalle persone che hanno dato muscoli al partito». Così, il presidente di comitato cantonale Evaristo Roncelli ha salutato e ringraziato coloro che negli ultimi anni hanno svolto il lavoro «con attenzione, impegno e coraggio»: i compagni Toto Zanini, Antonio Steib Neuenschwander, Mauro Tettamanti, Renato Svaluto, Angelo Jam, Adriano Berta e Luisella Carrara.

Sul fronte alleanze, il Ps cittadino e il Partito comunista hanno riconfermato la collaborazione e a loro si sono aggiunti i Verdi, «dopo un dialogo aperto e serio, abbiamo trovato una via comune». Messa al voto, l’assemblea ha accolto con grandi applausi la collaborazione politica interpartitica. Insieme, il gruppo rossoverde ha quale obiettivo «la costruzione di un fronte progressista e unito, che sappia fare un grande lavoro di squadra e che vada al di là della scadenza elettorale», ha dichiarato Jorio, che ha quindi presentato le liste.

Sette sono i candidati per il Municipio, una squadra cercata dalla Commissione tenendo come specificità la trasversalità e l’essere intergenerazionale. Il Comitato ha dato la possibilità a ogni candidato della lista “Sinistra unita e i Verdi” di presentarsi alla platea. Apre le danze, Lisa Boscolo, giovane studentessa in sociologia ed etnologia all’Università di Friburgo. Oltre alla politica, Lisa è impegnata su diversi fronti, come quello della Commissione attività giovanili. Il progetto della Nuova Bellinzona, per lei, dovrà dare «stimolo alla partecipazione nel tracciare il nuovo percorso identitario, integrando al meglio tutti i Comuni». E sarà importante imparare gli uni dagli altri, cogliendo dalle buone e funzionanti iniziative che ci sono e che potrebbero essere portate su tutto il territorio allargato e fa quindi l’esempio della linea ciclabile di Giubiasco. Tiene ancora a porre quale elemento fondamentale la gioventù: «La Città dovrà essere coraggiosa e sostenere le attività giovanili, come un centro dedicato».

Secondo candidato a presentarsi è stato il Verde Ronnie David, 37enne, impiegato cantonale all’Istituto per le assicurazioni sociali, nonché uno dei cinque coordinatori cantonali del partito. In primo luogo ha sottolineato l’interesse che questa collaborazione Ps e i Verdi suscita, dopo un lungo periodo senza una lista congiunta, creata questa volta sulle basi delle questioni che uniscono i due partiti: «Ha prevalso la volontà di costruire insieme!». Dal canto suo, uno dei temi fondamentali per la città futura, su cui l’asse rossoverde dovrà essere forte, «è la pianificazione territoriale. Questione fondamentale, cui noi Verdi possiamo dare un importante contributo».

Spazio poi ad Alessandro Lucchini, economista laureatosi a Zurigo, nonché vicesegretario cantonale del Partito comunista, che rappresenta in seno a questa lista. «Il Pc, in merito ad alcuni temi, si discosta dal Ps – ad esempio nella politica giovanile –; ma la diversità, inserita nell’importante discorso unitario, è il carattere che può fare la differenza e che quindi va valorizzato». L’obiettivo politico futuro sarà «un fronte progressista che sappia incidere la realtà e il rinnovo delle alleanza dovrà essere seguito dall’impegno per diverse tematiche». Lucchini cita quindi tre punti principali: «La promozione di commissioni di quartiere – centrali per il funzionamento del dopo aggregazione –. L’apertura ai paesi emergenti, valorizzando gemellaggi, ad esempio, attraverso iniziative culturali. E infine, AlpTransit è un’importante opportunità, ma è foriero di pericoli; bisognerà seguire perciò il ritmo delle realtà che ora sono più vicine, affinché si eviti il sottosviluppo del nostro territorio».

Municipale uscente che non necessita di lunghe presentazioni, Roberto Malacrida ha accolto la proposta della ricandidatura: «Ho voluto raccogliere la sfida interessante della creazione di questa nuova grande città, in cui credo». La sua avventura politica, ha raccontato, è iniziata tardivamente, ma che da diversi anni a questa parte lo impegna quotidianamente: «In Municipio, fra le altre cariche, sono stato commissario della Sanità, per la Scuola, nonché capodicastero Cultura». «In politica ci vuole modestia. Negli ultimi anni ho ricevuto un grande insegnamento: si impara anche da politici più giovani».

Fra i candidati anche Renato Züger: “l’ultimo municipale Ps” di Giubiasco (dal 2012) per i Dicasteri educazione, cultura e trasporti, 33enne insegnante di filosofia al Liceo cittadino. «Il mio è un punto di vista della periferia e nella costruzione della Nuova Bellinzona ci sarà la necessità di far fronte anche alla questione istituzionale, creando nuovi organi per la nuova creatura. Introducendo di fatto anche delle buone abitudini che seguano le prassi giuste, affinché l’apparato politico sia efficiente». E chiude la sua presentazione con l’esortazione: «Aiutiamo a crescere questa Nuova Bellinzona; aiutiamola tutti insieme».

Henrik Bang, impegnato nel dibattito sulla Lia durante la trasmissione “Falò”, non ha potuto presenziare all’assemblea ma ha voluto comunque mandare un video in cui dichiara il «piacere di aderire alla lista che affronterà la nuova sfida».

Infine, è il turno del sindaco Mario Branda, che si spera possa esserlo ancora della nuova Città aggregata. «Il momento è di quelli storici, c’è la necessità di una nuova città da costruire. Lavoro che solleva comunque domande, in primis, come sarà questo cammino?». Ma, continua sottolineando che «l’aggregazione non è il fine, bensì il mezzo, lo strumento per realizzare grandi cose e la Città dovrà essere attrice del suo destino». Un futuro dove al centro di tutto e motore primo sia la persona con le sue esigenze, sviluppando in maniera sostenibile la regione. Per il momento, obiettivo primario è «riuscire ad avere 3 municipali, confermando così la forza capace di avere perso all’interno dell’istituzione legislativa. Prima di vincere, però, vogliamo convincere, affinché il nostro impegno nella costruzione della nostra Nuova Bellinzona sia di tutti».

La lista per il Consiglio comunale “Unità di sinistra” è stata presentata dal presidente Gilbert Jorio e conta sessanta candidati (di cui ne verranno eletti 15), divisi in quattro circondari elettorali: «La rappresentatività territoriale è un discorso serio e importante». I circondari sono: “Bellinzona”, “Sud”, “Sponda destra” e “Nord”.

Dopo la presentazione delle liste e la loro votazione, Evaristo Roncelli ha tratteggiato il piano d’attacco, ovvero il programma politico di queste elezioni, non definitivo e, quindi, aperto a nuove idee e suggerimenti. Il titolo, “Bellinzona città accogliente”, è significativo e raccoglie in sé le sue linee principali. Un programma che poggia su tre pilastri indispensabili per il cambiamento: abitare, lavorare, divertirsi.

“Abitare” significa, ad esempio, alloggi a pigione moderata, case a misura d’anziano, centri intergenerazionali e riqualifica dei centri dei quartieri senza dimenticare la mobilità. “Lavorare”: nuovi posti di lavoro, lavoro e famiglia, Pmi, commercio, turismo, polo bio-medico, senza dimenticare l’importante questione delle Officine. “Divertirsi”: infrastrutture sportive, luoghi d’incontro per giovani, spazi per società locali, interculturalità e politiche d’integrazione, polo culturale e manifestazioni, versante aree ricreative e turistiche.

Dopo la rassegna di alcuni dei contenuti dei tre pilastri del programma, dalla sala è arrivato un intervento che ha voluto mettere l’accento sulla mobilità, ribadendone l’essenzialità poiché è la spina dorsale che tiene unite tutte le zone della grande città.

In ultima battuta, ha preso parola il presidente del Ps cantonale Igor Righini che ha voluto condividere con la sala le proprie impressioni rispetto all’assemblea appena conclusa: «Ho visto un progetto politico molto valido, che come un buon film – mi permetto la metafora perché siamo in un cinema – ha saputo suscitare emozioni. E le stesse emozioni dovranno essere accese anche fuori da questa sala. Faccio quindi gli auguri a questo vostro progetto, che sento anche mio».