Signor presidente,
Colleghi di Consiglio comunale,
avvalendoci delle facoltà concesse dalla LOC (art. 67) e dal Regolamento comunale (art. 37), con questa mozione chiediamo che il Comune si doti di strumenti volti a monitorare la sostenibilità degli acquisti pubblici comunali, in particolare per i prodotti alimentari offerti dalle mense comunali.
Lo scorso 18 giugno avevamo inoltrato un’interrogazione (20/2018) su questo tema. Nella sua risposta del 5 settembre 2018, il Municipio, si occupava unicamente della sostenibilità legata agli aspetti sociali, tema nel frattempo evaso con la partecipazione della Città al progetto Fair Trade Town. Negli intenti degli interroganti c’era tuttavia anche la preoccupazione della sostenibilità ambientale (filiera corta, riduzione dell’incidenza del trasporto, stagionalità dei
prodotti, ecc.), un tema all’ordine del giorno anche in altre realtà comunali (cfr. https://www.laregione.ch/cantone/luganese/1345020/prodotti-regionali-nelle-refezioni-scolastiche )
Conoscere per migliorare
Questa mozione intende proporre un primo approccio al tema, con la misura dell’impatto ambientale degli acquisti di prodotti alimentari nelle scuole comunali.
Concretamente, al fine di promuovere maggiormente i consumi locali, si chiede di poter testare, in collaborazione con il Centro di Competenze Agroalimentari Ticino (CCAT, www.ccat.ch ), l’impiego di Beelong, un indicatore che permette di valutare l’impatto sull’ambiente e la sostenibilità dei servizi di gastronomia collettiva, favorendo indirettamente l’impiego di prodotti, locali e stagionali (http://beelong.ch/de/indicateur-
beelong).
In CCAT potrebbe svolgere il ruolo di intermediario tra la città di Bellinzona e gli sviluppatori di questo strumento, offrendosi per organizzare un primo incontro ed in seguito collaborando con gli sviluppatori per l’analisi della situazione attuale di uno o più servizi di gastronomia collettiva della città.
Una volta conclusa questa analisi, gli sviluppatori potranno proporre delle misure per migliorare la sostenibilità dei servizi
di gastronomia collettiva partecipanti.
Si tratterebbe di una prima per il Ticino, in quanto questo strumento è stato finora impiegato da numerosi servizi di gastronomia collettiva di scuole, ospedali e case anziani unicamente nei cantoni romandi e della zona metropolitana di
Zurigo.
Il CCAT – che sta seguendo anche altri progetti con le amministrazioni pubbliche a Lugano e nel comune di Riviera (vedi articolo della Regione del 8.1.2019 – ) – è di disponibile a valutare il sostegno finanziario di questa analisi. In seguito, nel caso la Città fosse interessata all’implementazione delle misure proposte, il CCAT potrebbe mettere a disposizione la sua competenza, il sostegno e la rete di contatti, al fine della loro realizzazione.
Ringraziando per la l’attenzione, porgiamo i migliori saluti.
Daniela Sgarbi Sciolli, consigliera comunale, a nome dell’Unità di Sinistra