Interpellanza di Nadia Holenstein Notari, Martina Malacrida, Michele Egloff per il gruppo Unità di sinistra.
Per un intervento comunale tempestivo atto a salvaguardare l’organizzazione dei doposcuola della città di Bellinzona e dei suoi quartieri.
La problematica dei doposcuola è presente da molto tempo ed è stata sollevata a più riprese dai Gruppi Genitori delle zone di Bellinzona. Difatti durante la primavera 2024 una delegazione delle zone ha instaurato una comunicazione con il Municipale Renato Bison e il Signor Pedrioli, dell’Ufficio amministrativo Scuole comunali, al fine di poter migliorare la situazione. I rappresentanti del comune si sono dati disponibili a collaborare e instaurare un buon dialogo con le Assemblee Genitori.
Nel mese di ottobre 2024 i Gruppi Genitori inoltrano una lettera al Servizio sociale giovani e famiglie della città di Bellinzona e all’Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e giovani del Cantone, in cui si fa richiesta di doposcuola o centri extra scolastici a prezzo sociale. Questa richiesta nasce da un’osservazione fatta sulle offerte del territorio della Città, le quali sono molto differenti tra loro sia per i prezzi, sia per le attività proposte. In alcune zone abbiamo una lista d’attesa, mentre per altre non si hanno iscritti.
A questa lettera il comune non dà risposta, mentre il Cantone risponde nel mese di gennaio 2025 sottolineando che la richiesta è “in primis di competenza comunale”, detto ciò però confermano che “la problematica è nota e che sarà oggetto di ulteriori incontri al fine di vedere come migliorarla”.
Nel frattempo i Gruppi Genitori vengono a conoscenza della sospensione dei doposcuola a fine dicembre 2024 e si mettono in contatto con chi di competenza per avere maggiori informazioni riguardante tale decisione. Si rimprovera la mal comunicazione di tale risoluzione, oltre alla trasmissione agli animatori e alle animatrici di informazioni non concordate con le Assemblee Genitori: in sostanza si propone loro di collaborare con i Gruppi Genitori e le Assemblee Genitori per le future attività senza che queste fossero state interpellate in precedenza.
La presa di posizione di coloro che sono a capo della gestione dei doposcuola rileva le motivazioni per cui ci si trova in una situazione di sospensione e le argomentazioni sono le seguenti:
- Necessità di approvazione del preventivo 2025
- Nel preventivo 2025 i doposcuola sono stati messi in discussione dal Collegio direttori
- Numeri di iscritti in diminuzione
- Alcuni Animatori non se la sentono di proseguire a causa di dinamiche educative difficili da gestire
A questo punto ci si questiona sulla durata del doposcuola e sulla collaborazione con i vari Gruppi Genitori al fine di coinvolgerli nell’organizzazione delle attività. Si conclude la missiva con “non nascondiamo che per le direzioni di zona la priorità sono altre, ritenuto che sul territorio sono presenti i centri extrascolastici che offrono già questo servizio”.
È proprio da questa ultima frase che si reputa importante riflettere sull’operato del nostro Comune in quanto i doposcuola hanno una rilevanza importante per i bambini e i cittadini di Bellinzona. La frase soprastante fa intendere che le direzioni non hanno sufficiente tempo lavorativo da dedicare a questa tematica, eppure Bellinzona ha deciso di investire in tale senso: tutte le zone dell’Istututo scolastico comunale sono state dotate con risorse dirigenziali e amministrative sufficienti per essere considerate, ognuna di esse, come istituto scolastico indipendente, autonomo a sé stante, senza contare l’esistenza dell’Ufficio amministrativo Scuole comunali a Gnosca. Ora a preventivo si chiede inoltre l’assunzione di una figura supplementare che assuma la direzione generale dell’Istituto.
Inoltre, si reputa importante rilevare la differenza dell’obiettivo di un doposcuola rispetto a quello di un centro extrascolastico. La città di Bellinzona promuove i doposcuola come attività sportive, ludiche, creative, teatrali, … al fine di permettere al bambino e alla bambina di avvicinarsi a esperienze differenti che non gli sarebbero consentite durante il corso dell’anno. Sono esperienze positive che vertono alla scoperta di nuove realtà e promuovono lo sviluppo del bambino nel suo percorso di crescita. L’obiettivo del doposcuola non è quello della conciliabilità famiglia-lavoro, seppur può essere un supporto puntuale per alcune situazioni, soprattutto tenendo conto che i centri extrascolastici non sono presenti in maniera omogenea in tutti i quartieri. Quest’ultimi invece hanno principalmente l’obiettivo di “un’accoglienza collettiva diurna, complementare alla famiglia e alla scuola, durante le fasce orarie extrascolastiche e durante le vacanze, a bambini che frequentano la scuola dell’obbligo.”[1]
In conclusione, la problematica relativa ai doposcuola è stata sollevata da entrambe le parti, sia dalle Assemblee Genitori sia dall’Ufficio amministrativo scuole comunali, osservando le diseguaglianze territoriali, è quindi importante poter lavorare insieme al fine di trovare delle buone soluzioni. Purtroppo però la mancata comunicazione della sospensione dei doposcuola dimostra una difficoltà a lavorare in maniera costruttiva e partecipativa. Sarebbe auspicabile riprendere la questione e valutare la possibilità di istituire un gruppo di lavoro pertinente alla situazione, che prenda in considerazione più fattori: disponibilità, attrattività delle attività, interessi, spazi disponibili, tempi, territorialità, … In questo momento, non è pensabile di ribaltare detto fatto la responsabilità ai Gruppi Genitori, senza una riflessione comune. Inoltre, è importante ribadire che essere parte di un Gruppo Genitori è una forma di volontariato, mentre l’organizzazione qualitativa dei doposcuola richiede un grande impegno a livello burocratico, organizzativo ed educativo che all’interno delle Associazioni non troviamo in maniera scontata (né relativamente al tempo necessario, ma nemmeno riguardo alle competenze necessarie alla definizione degli aspetti più educativi e didattici).
Da ultimo, ma non meno importante, il Programma d’azione comunale (PAC) rileva che “Il nuovo Comune di Bellinzona è una realtà di ca. 44’000 abitanti e 25’000 posti di lavoro distribuiti su un territorio di 164 km2”[2]pertanto ci si auspica che la città possa migliorare i servizi relativi ai suoi cittadini e alla conciliabilità famiglia-lavoro, anziché sospenderli.
Alla luce di quanto esposto si chiede al lodevole Municipio quanto segue:
- Di chi è la competenza dell’organizzazione dei doposcuola? Dei Direttori di zona o dell’Ufficio amministrativo Scuole comunali?
- L’istituzione della figura del/la direttore/trice generale garantirà un’organizzazione di migliore qualità, equità di trattamento e pari opportunità nelle zone costitutive dell’Istituto scolastico, anche per quanto riguarda i doposcuola?
- Comprendendo l’insicurezza relativa all’approvazione del Preventivo 2025; non era possibile anticipare tale situazione ai Gruppi Genitori della Città in modo da mantenere e consolidare il dialogo costruttivo che si era iniziato in precedenza?
- La questione “doposcuola” è una tematica che andrà rielaborata e che necessiterà di una gestione differente dall’attuale. Il Cantone si è dato disponibile per valutare e sostenere il cambiamento. Sarà quindi possibile instituire un gruppo di lavoro, in sinergia con i vari professionisti e le varie realtà, per affrontare la problematica? Quale sarà il ruolo del Municipio o dell’amministrazione comunale in questo senso?
- In quest’ottica, si potrebbe istituire un monitoraggio della sitazione dei doposcuola, così da riuscire a intercettare buone pratiche, situazioni di successo, ma anche situazioni fragili e di difficoltà?
- Quando è stata effettuata l’ultima indagine relativa ai bisogni delle famiglie bellinzonesi? È possibile prendere conoscenza dei risultati, valutare l’evoluzione della situazione e comprendere scollamenti e discrepanze con la realtà odierna?
[1] https://www4.ti.ch/dss/dasf/temi/famiglia-e-figli/conciliabilita-famiglia-e-lavoro-formazione/centri-extrascolastici/informazioni-generali