Interpellanza di Michele Egloff e Michela Luraschi per l’Unità di sinistra.
Premesse
La nuova Bellinzona sta diventando grande: al 31 dicembre 2022 contava 45’504, 974 in più rispetto al 2021 e 1’604 in più rispetto a 5 anni prima, nell’anno dell’aggregazione. La crescita del numero di abitanti si conferma quindi anche a fine 2022 e si rafforza rispetto agli scorsi anni facendo registrare un aumento di quasi un migliaio di unità in un solo anno.
A incidere in modo particolare sulla statistica della popolazione vi sono soprattutto i nuovi arrivi, ovvero le persone provenienti da un altro comune ticinese, dal resto della Svizzera o dall’estero che nel corso del 2022 hanno spostato il proprio domicilio a Bellinzona. Tra gennaio e dicembre se ne sono contati 2’908. Tra questi, circa la metà (51,2%) è arrivato dal Ticino, il 30,8% dall’estero e il restante 18% da altri luoghi della Svizzera.
Bellinzona si sta quindi rivelando dinamica e attrattiva, con una buona qualità di vita e buone prospettive sviluppo. Si pensi ad esempio ai grandi progetti strategici in corso nel campo della biomedicina e della ricerca in generale, come pure ai futuri contenuti del comparto delle ex-officine oppure alla realizzazione da parte dell’Ente ospedaliero cantonale (EOC) del nuovo nosocomio che sostituirà il San Giovanni.
Ora, tutte queste realtà innovative promettenti di formazione, ricerca e sviluppo, non possono prendere piede né ottenere il successo sperato se non possono contare su una città accogliente per le giovani famiglie spesso composte da persone, uomini e donne con solide formazioni alle spalle, per le quali è normale non abbandonare la loro attività lavorativa e formativa una volta diventate genitori.
Le Autorità del comune aggregato hanno da subito preso delle decisioni che confermano la loro sensibilità e disponibilità a dare risposte concrete ai bisogni delle giovani famiglie. In data 18 dicembre 2019, con il Messaggio municipale no. 362 “Conciliabilità lavoro-famiglia: concretizzazione di 4 centri extrascolastici sul territorio cittadino”, l’esecutivo della Nuova Bellinzona ha sottoposto all’attenzione del Consiglio comunale il progetto di concretizzazione di 4 nuovi centri extrascolastici sul territorio cittadino. A settembre 2021 un tassello importante a favore della conciliabilità lavoro-famiglia nel nostro Comune è diventata così realtà con l’apertura di quattro nuovi centri extra scolastici denominati La Girandola (alle Scuole Nord, Semine, Claro e Gnosca), che il Municipio di Bellinzona ha deciso di aprire alla luce dei risultati di un sondaggio tra le famiglie svolto nel 2018-2019. La gestione di questi spazi è stata assegnata all’Associazione Genitori Scuole Sud già titolare del Polo Sud, il maggior centro extrascolastico ticinese con 108 posti, frequentato da oltre 700 bambini all’anno (http://www.polosud.ch/chi-siamo.html, sito visitato il 14.03.2023). L’offerta de La
Girandola riguarda prescuola, mensa, doposcuola, mercoledì pomeriggio e vacanze scolastiche (ulteriori informazioni su www.lagirandola.ch). Queste quattro nuove realtà si sono aggiunte all’offerta di tre centri extrascolastici privati e di un doposcuola sociale. La retta de La Girandola dipende dal luogo di domicilio, dal diritto di beneficiare o meno di sussidi cantonali e/o comunali ed è modulata in base al reddito (senza un limite massimo)
Disparità di trattamento e servizio mensa insufficiente presso la Girandola
In data 14 marzo 2023 i genitori di bambine e bambini che frequentano La Girandola hanno ricevuto un messaggio dal gestore della stessa, che paventa il rispetto di un numerus clausus e l’esclusione dal servizio della mensa dei bimbi i cui genitori non beneficerebbero della Riduzione dei premi dell’assicurazione malattia (RIPAM). La misura entrerebbe in vigore dal 1° di aprile 2023, ma non toccherebbe coloro che hanno un abbonamento fisso [per fisso si intende uno o più giorni fissi della settimana per tutto l’anno] (priorità 1). Chi non beneficia della RIPAM e non vuole essere penalizzato è pregato dalla gestione di iscriversi entro il 30 di giugno 2023 con un abbonamento fisso (i posti saranno attribuiti in ordine di data di iscrizione: priorità 2). Se dovessero rimanere ancora posti disponibili, saranno presi in considerazione bambini con RIPAM che optano per la presenza saltuaria (priorità 3) poi i bambini senza RIPAM che optano per la presenza saltuaria (priorità 4).
Inutile dire che una comunicazione estemporanea di questo tipo con delle scadenze così corte abbia messo in allarme più di una famiglia, che da un giorno all’altro si vede compromettere la propria organizzazione familiare e professionale, sentendosi messa alle strette per scegliere delle opzioni di frequenza finora non considerate, o addirittura temendo di perdere l’usufrutto del servizio perché non a beneficio della RIPAM.
Alla richiesta di maggiori informazioni il gestore della Girandola risponde che “il criterio RIPAM è valido per la Girandola essendo una disposizione del Municipio e si aggiunge ai criteri attualmente validi”. E ancora: “Per il Polo Sud vale la data di invio del formulario, chi ha il [criterio] RIPAM ha diritto a uno sconto ulteriore sulla retta. Alla Girandola il pasto costa per tutti allo stesso modo, quindi il Municipio ha fornito all’ente gestore dei criteri di priorità per assegnare i posti qualora si raggiungesse il numero massimo. Le regole valgono per tutti i servizi della Girandola, ma l’unico servizio in cui i posti non bastano è il serviziomensa. Per gli altri servizi non c’è lista d’attesa.”
Dalle informazioni date dal gestore della Girandola (che, come detto, è pure il gestore del Polo Sud) si evince che le condizioni del servizio mensa nelle due strutture sono diverse: presso il Polo Sud il posto viene assegnato per ordine di iscrizione e il prezzo del pasto è poi modulato in funzione del beneficio della RIPAM, mentre a La Girandola il posto viene assegnato in funzione del beneficio della RIPAM, ma il prezzo è uguale per tutti. Dalle stesse informazioni traspare pure che sia al Polo Sud sia presso La Girandola sono previsti dei sistemi (diversi) di graduatoria per assegnare i posti, che sono limitati e insufficienti. Presso La Girandola la penuria di posti per la mensa sarebbe conclamata, mentre per il Polo Sud la si accenna appena.
I sottoscritti interpellanti chiedono pertanto al Municipio quanto segue
- Corrispondono al vero le informazioni date dal gestore del Polo Sud e de La Girandola circa la penuria di posti del servizio mensa della Girandola e le informazioni relative ai criteri di priorità fornitigli dal Municipio per assegnare i posti qualora si raggiungesse il numero massimo di 35 posti?
- Che valutazione fa di codesta situazione il Municipio, che sappiamo attento e ben intenzionato sia nel garantire qualità di vita ai residenti, sia nel garantire condizioni-quadro favorevoli allo sviluppo economico regionale?
- Vista l’evoluzione demografica degli ultimi anni, e tenuto conto dell’alto numero dei nuovi arrivi, sono stati calcolati degli scenari della popolazione a 5, 10, 20 anni che permettano di stimare il fabbisogno di strutture e servizi extra-scolastici (che sembrano essere già in difetto attualmente), come pure di stimare il fabbisogno di infrastrutture scolastiche, che sappiamo avere dei tempi di pianificazione, progettazione e realizzazione molto lunghi?
- Non ritiene il Municipio di doversi adoperare per garantire, ora e in futuro, la fruizione di centri extra-scolastici nel quartiere di residenza – servizio mensa compreso – a tutte le bambine e a tutti i bambini che ne avessero bisogno o che lo richiedessero, indipendentemente dal reddito dei genitori? Se sì, come intende farlo?
- Non ritiene il Municipio di doversi adoperare per garantire lo stesso sistema di rette per tutti i genitori/tutori del territorio comunale (che tenga conto del luogo di domicilio, del diritto di beneficiare o meno di sussidi cantonali e/o comunali e del livello del reddito)? Se sì, come intende farlo?