Piano di gestione delle neofite invasive nei quartieri, malgrado le rassicurazioni e il PAC le invasioni continuano?

Interrogazione di Henrik Bang per il gruppo Unità di Sinistra.

  1. Premessa

Con il messaggio 194 il Municipio ha chiesto la concessione di 795’000.00 per la realizzazione del piano di gestione per la lotta alle neofite invasive nelle aree urbane e periurbane del quartiere di Bellinzona per gli anni 2019-2023. Il credito è stato concesso dal Consiglio Comunale qualche mese dopo. Il piano di gestione è stato condiviso con il preposto ente cantonale GL OAI (gruppo di lavoro organismi alloctoni invasivi) fin dai primi stadi di sviluppo. Nel messaggio a pagina 4 il municipio scrive che analoghi piani di azione verranno allestiti per gli altri quartieri. 

In data 25.9.2019 a nome dell’Unità di Sinistra ho inoltrato l’interrogazione “Verde urbano e biodiversità, che importanza hanno per il Municipio”. Il Municipio si è espresso favorevolmente mostrando una particolare sensibilità al tema e un’intensione di essere parte attiva.

In data 3.12.2019 è seguita l’interrogazione “Piano di gestione delle neofite, quali sono le intenzioni di intervento in tutti gli altri quartieri di Bellinzona” nelle cui risposte il Municipio ha manifestato l’intenzione di dare continuità al piano di gestione delle neofite invasive nei quartieri e di volerlo avviare nel 2020, per avere un’elaborazione nel 2021, e poter entrare in fase di esecuzione nel 2022. Così come confermava che l’intero processo è condotto in collaborazione e in accordo con le preposte autorità cantonali anche per le questioni legate all’ottenimento dei sussidi finanziari.

Una terza interrogazione del 16.9.2020 con tema “Biodiversità in città, a che punto è lo studio strategico”, malgrado i termini di risposta siano ampiamente stati superati risulta tutt’ora inevasa.

Nel recente Programma d’azione comunale (PAC) il municipio ribadisce più volte l’importanza del verde urbano, della biodiversità e della lotta alle neofite. In particolare, per la misura 2 “Ambiente, paesaggio e patrimonio culturale”, si evidenzia l’importanza del fiume Ticino che è il perno principale, l’asse verde, la spina dorsale strutturante per il nuovo Comune di Bellinzona e contemporaneamente fonte di biodiversità così come l’importanza degli ecosistemi urbani che assumono, sia per la conservazione della biodiversità, sia per il loro ruolo di laboratorio ecologico. delle strategie d’azione a pagina 77 si indica chiaramente che la rinaturazione del fiume Ticino e la connessione alle grandi aree verdi hanno come obiettivo anche quello della prevenzione dello sviluppo di specie invasive. Anche le schede successive le P4 e P5 si rifanno ai concetti della biodiversità e della lotta alle specie invasive per una maggiore qualità del paesaggio.

  • La strategia Cantonale e i recenti crediti quadro in ambito ambientale

Il Gran Consiglio ha recentemente votato 2 importanti crediti in ambito ambientale.

Il primo messaggio era la richiesta di un credito quadro di 6.9 milioni per l’attuazione del piano d’azione della Strategia Biodiversità Svizzera nel settore della protezione della natura per il periodo 2020-2023. Nonostante le misure intraprese negli ultimi decenni e gli effetti positivi che hanno generato, la qualità complessiva delle componenti naturali continua a diminuire, sia a livello globale che regionale. La biodiversità in Svizzera e in Ticino è in continuo declino e per questo il Consiglio Federale ha approvato la strategia Biodiversità Svizzera. In questo pacchetto sono previsti aiuti finanziari ai Comuni che si attivano a favore dell’ambiente.

Il secondo messaggio era la richiesta di un credito quadro di 4 milioni concernente la lotta agli organismi alloctoni invasivi In Ticino la situazione delle specie alloctone invasive è a uno stadio più avanzato rispetto a buona parte della Svizzera: la pressione è maggiore e la situazione più complessa. La Lista Nera e la Watch List delle neofite invasive elencano 58 specie, di cui 42 sono presenti in Ticino (stato 2014). Fra le probabili cause vi sono la posizione geografica del Ticino, situato su un asse di transito di importanza continentale e a ridosso della pianura padana, fortemente urbanizzata; la concentrazione delle attività economiche e degli spazi urbani nel fondovalle, l’urbanizzazione diffusa, la storica presenza di numerosi cantieri e il clima particolarmente mite. Per coordinare le attività dell’amministrazione, e per attuare la strategia sviluppata a livello cantonale, il Consiglio di Stato ha attivato il Gruppo di lavoro organismi alloctoni invasivi (GLOAI) composto da rappresentanti delle unità amministrative toccate dalla problematica. Il progetto promuove misure di lotta sui fondi del Demanio di competenza cantonale. Inoltre, considerando situazioni e competenze analoghe di enti locali (Comuni e Patriziati) e le crescenti richieste di sostegno agli interventi, il Consiglio di Stato intende sostenere finanziariamente gli enti locali che propongono progetti analoghi. Il credito permetterebbe di dare seguito alla richiesta di supporto finanziario da parte di enti locali, ad esempio per l’assunzione di persone a beneficio dell’assistenza che garantirebbero la continuità̀ alle attività di lotta alle neofite invasive promosse dal Cantone.

  • Le neofite invasive

Le neofite invasive sono specie vegetali esotiche introdotte al di fuori della loro area di diffusione naturale, intenzionalmente o accidentalmente dall’uomo, capaci di propagare rapidamente e compromettere l’equilibrio del nuovo ambiente (naturale e/o costruito), minacciando la biodiversità, mettendo a rischio la salute delle persone (allergie ai pollini, ecc.) di specie animali, arrecando danni a manufatti e generando ripercussioni economiche.

  • Domande
  •  A quale stadio è il progetto per la gestione delle neofite invasive negli altri quartieri di Bellinzona? 
  • È già disponibile il piano di gestione delle neofite invasive negli altri quartieri? Se no, come mai lo stesso non è partito nel 2020 malgrado la risposta del Municipio positiva all’interrogazione 3.12.2019?
  • Sappiamo che l’efficacia nella gestione alle specie invasive è data se viene pianificata su larga scala a livello territoriale. Molti Comuni si sono già mossi in tal senso e sono sostenuti dal Cantone. Qual è ora il rischio che gli interventi contro le neofite invasive nel quartiere di Bellinzona vengano in parte vanificati dalla progressiva e continua propagazione di queste specie dai quartieri limitrofi, se non dovesse venir attuato un medesimo concetto di gestione?
  • Sono stati presi i contatti con i preposti Uffici del Cantone per la questione dei sussidi federali e cantonali? Vi è una garanzia di poter attingere ai sussidi cantonale e federali anche in futuro?
  • Nel PAC il Municipio riserva, a giusta ragione, una particolare importanza alla biodiversità e alla lotta alle neofite, come mai queste linee strategiche non sfociano in progetti concreti?
  • È stato avviato uno studio specifico che elabori un documento di analisi e pianificazione per identificare interventi concreti per la promozione della biodiversità in ambito urbano? Questi progetti beneficiano di importanti contributi cantonali e federali già pianificati e votati a cui attingere facendosi promotori di progetti in ambito ambientale, i quali si trasformano in leve economiche, necessarie in questo periodo di crisi finanziaria dove è necessario investire per far ripartire l’economia. Non si considera di perdere occasioni preziose, oltre chiaramente all’indiscusso effetto ambientale positivo che questi progetti generano?
  1. Premessa

Con il messaggio 194 il Municipio ha chiesto la concessione di 795’000.00 per la realizzazione del piano di gestione per la lotta alle neofite invasive nelle aree urbane e periurbane del quartiere di Bellinzona per gli anni 2019-2023. Il credito è stato concesso dal Consiglio Comunale qualche mese dopo. Il piano di gestione è stato condiviso con il preposto ente cantonale GL OAI (gruppo di lavoro organismi alloctoni invasivi) fin dai primi stadi di sviluppo. Nel messaggio a pagina 4 il municipio scrive che analoghi piani di azione verranno allestiti per gli altri quartieri. 

In data 25.9.2019 a nome dell’Unità di Sinistra ho inoltrato l’interrogazione “Verde urbano e biodiversità, che importanza hanno per il Municipio”. Il Municipio si è espresso favorevolmente mostrando una particolare sensibilità al tema e un’intensione di essere parte attiva.

In data 3.12.2019 è seguita l’interrogazione “Piano di gestione delle neofite, quali sono le intenzioni di intervento in tutti gli altri quartieri di Bellinzona” nelle cui risposte il Municipio ha manifestato l’intenzione di dare continuità al piano di gestione delle neofite invasive nei quartieri e di volerlo avviare nel 2020, per avere un’elaborazione nel 2021, e poter entrare in fase di esecuzione nel 2022. Così come confermava che l’intero processo è condotto in collaborazione e in accordo con le preposte autorità cantonali anche per le questioni legate all’ottenimento dei sussidi finanziari.

Una terza interrogazione del 16.9.2020 con tema “Biodiversità in città, a che punto è lo studio strategico”, malgrado i termini di risposta siano ampiamente stati superati risulta tutt’ora inevasa.

Nel recente Programma d’azione comunale (PAC) il municipio ribadisce più volte l’importanza del verde urbano, della biodiversità e della lotta alle neofite. In particolare, per la misura 2 “Ambiente, paesaggio e patrimonio culturale”, si evidenzia l’importanza del fiume Ticino che è il perno principale, l’asse verde, la spina dorsale strutturante per il nuovo Comune di Bellinzona e contemporaneamente fonte di biodiversità così come l’importanza degli ecosistemi urbani che assumono, sia per la conservazione della biodiversità, sia per il loro ruolo di laboratorio ecologico. delle strategie d’azione a pagina 77 si indica chiaramente che la rinaturazione del fiume Ticino e la connessione alle grandi aree verdi hanno come obiettivo anche quello della prevenzione dello sviluppo di specie invasive. Anche le schede successive le P4 e P5 si rifanno ai concetti della biodiversità e della lotta alle specie invasive per una maggiore qualità del paesaggio.

  • La strategia Cantonale e i recenti crediti quadro in ambito ambientale

Il Gran Consiglio ha recentemente votato 2 importanti crediti in ambito ambientale.

Il primo messaggio era la richiesta di un credito quadro di 6.9 milioni per l’attuazione del piano d’azione della Strategia Biodiversità Svizzera nel settore della protezione della natura per il periodo 2020-2023. Nonostante le misure intraprese negli ultimi decenni e gli effetti positivi che hanno generato, la qualità complessiva delle componenti naturali continua a diminuire, sia a livello globale che regionale. La biodiversità in Svizzera e in Ticino è in continuo declino e per questo il Consiglio Federale ha approvato la strategia Biodiversità Svizzera. In questo pacchetto sono previsti aiuti finanziari ai Comuni che si attivano a favore dell’ambiente.

Il secondo messaggio era la richiesta di un credito quadro di 4 milioni concernente la lotta agli organismi alloctoni invasivi In Ticino la situazione delle specie alloctone invasive è a uno stadio più avanzato rispetto a buona parte della Svizzera: la pressione è maggiore e la situazione più complessa. La Lista Nera e la Watch List delle neofite invasive elencano 58 specie, di cui 42 sono presenti in Ticino (stato 2014). Fra le probabili cause vi sono la posizione geografica del Ticino, situato su un asse di transito di importanza continentale e a ridosso della pianura padana, fortemente urbanizzata; la concentrazione delle attività economiche e degli spazi urbani nel fondovalle, l’urbanizzazione diffusa, la storica presenza di numerosi cantieri e il clima particolarmente mite. Per coordinare le attività dell’amministrazione, e per attuare la strategia sviluppata a livello cantonale, il Consiglio di Stato ha attivato il Gruppo di lavoro organismi alloctoni invasivi (GLOAI) composto da rappresentanti delle unità amministrative toccate dalla problematica. Il progetto promuove misure di lotta sui fondi del Demanio di competenza cantonale. Inoltre, considerando situazioni e competenze analoghe di enti locali (Comuni e Patriziati) e le crescenti richieste di sostegno agli interventi, il Consiglio di Stato intende sostenere finanziariamente gli enti locali che propongono progetti analoghi. Il credito permetterebbe di dare seguito alla richiesta di supporto finanziario da parte di enti locali, ad esempio per l’assunzione di persone a beneficio dell’assistenza che garantirebbero la continuità̀ alle attività di lotta alle neofite invasive promosse dal Cantone.

  • Le neofite invasive

Le neofite invasive sono specie vegetali esotiche introdotte al di fuori della loro area di diffusione naturale, intenzionalmente o accidentalmente dall’uomo, capaci di propagare rapidamente e compromettere l’equilibrio del nuovo ambiente (naturale e/o costruito), minacciando la biodiversità, mettendo a rischio la salute delle persone (allergie ai pollini, ecc.) di specie animali, arrecando danni a manufatti e generando ripercussioni economiche.

  • Domande
  •  A quale stadio è il progetto per la gestione delle neofite invasive negli altri quartieri di Bellinzona? 
  • È già disponibile il piano di gestione delle neofite invasive negli altri quartieri? Se no, come mai lo stesso non è partito nel 2020 malgrado la risposta del Municipio positiva all’interrogazione 3.12.2019?
  • Sappiamo che l’efficacia nella gestione alle specie invasive è data se viene pianificata su larga scala a livello territoriale. Molti Comuni si sono già mossi in tal senso e sono sostenuti dal Cantone. Qual è ora il rischio che gli interventi contro le neofite invasive nel quartiere di Bellinzona vengano in parte vanificati dalla progressiva e continua propagazione di queste specie dai quartieri limitrofi, se non dovesse venir attuato un medesimo concetto di gestione?
  • Sono stati presi i contatti con i preposti Uffici del Cantone per la questione dei sussidi federali e cantonali? Vi è una garanzia di poter attingere ai sussidi cantonale e federali anche in futuro?
  • Nel PAC il Municipio riserva, a giusta ragione, una particolare importanza alla biodiversità e alla lotta alle neofite, come mai queste linee strategiche non sfociano in progetti concreti?
  • È stato avviato uno studio specifico che elabori un documento di analisi e pianificazione per identificare interventi concreti per la promozione della biodiversità in ambito urbano? Questi progetti beneficiano di importanti contributi cantonali e federali già pianificati e votati a cui attingere facendosi promotori di progetti in ambito ambientale, i quali si trasformano in leve economiche, necessarie in questo periodo di crisi finanziaria dove è necessario investire per far ripartire l’economia. Non si considera di perdere occasioni preziose, oltre chiaramente all’indiscusso effetto ambientale positivo che questi progetti generano?
  • A che punto sono le risposte all’interrogazione del 16.9.2020 con tema “Biodiversità in città, a che punto è lo studio strategico”, i cui termini di risposta sono oltrepassati da mesi?