La Commercio a Bellinzona è una formula vincente ma non replicabile

La Scuola Cantonale di Commercio ha oggi un enorme successo grazie agli ottimi docenti e alla sua collaudata organizzazione. Il Municipio di Mendrisio sostiene la proposta PPD di dimezzare la SCC creando una nuova sede nel Sottoceneri. Il PS Bellinzona ritiene sia un errore mettere in discussione l’attuale impostazione con il rischio di compromettere quanto sta funzionando bene. Rispediamo al mittente le accuse di “bieco campanilismo” di alcuni rappresentanti bellinzonesi della lista Verdi e Forum Alternativo e ribadiamo i motivi che ci spingono a difendere anche questa volta le eccellenze del nostro territorio. 

La Scuola Cantonale di Commercio (SCC) propone un percorso formativo molto particolare, unico in Svizzera, perché permette due certificazioni: l’attestato cantonale di maturità commerciale (attestato di maturità liceale che dà accesso senza esami alla maggior parte delle formazioni universitarie in Svizzera) e l’attestato federale di capacità di impiegato di commercio. Si tratta di una formula vincente che da sempre raccoglie l’adesione di molti studenti e famiglie ticinesi.

Uno sdoppiamento della scuola risulterebbe problematico per la particolarità del curricolo di studio, che già oggi è considerato oltralpe un’eccezione, ottenuta dal Cantone dopo lunghe trattative e quindi quasi certamente non replicabile. La richiesta di sdoppiamento comporterebbe pertanto il grosso rischio di perdere questo statuto speciale e con esso l’essenza stessa della scuola.

La Citta di Bellinzona perderebbe la sua storica scuola e gli studenti la possibilità di una scelta di formazione superiore alternativa a quella liceale.

Il successo della SCC si misura negli ultimi 20 anni tra un minimo di 700 allievi (nel 1996) e gli attuali 1260, suddivisi più o meno equamente tra Sopra e Sottoceneri. Il Luganese è la regione con più iscritti, i quali da dicembre impiegheranno meno tempo ad andare a Bellinzona che a Mendrisio, grazie al tunnel di base del Monte Ceneri.  Una delocalizzazione a Mendrisio, considerando anche l’utilizzo quasi esclusivo da parte degli studenti dei mezzi pubblici, sarebbe quindi poco rilevante dal punto di vista ambientale.

Per contro due sedi distinte con 350/650 allievi risulterebbero più piccole di qualsiasi odierna sede liceale e comporterebbero, oltre che dei costi di gestione aggiuntivi, anche dei problemi a livello di salvaguardia della qualità formativa. Oltre che l’indubbio vantaggio di offrire ricchi scambi tra gli studenti stessi, oggi la sede unica permette di favorire il confronto tra i docenti all’interno dei vari gruppi di materia, la possibilità di sviluppare attività culturali di qualità e di ottimizzare la formazione interna dei docenti. Insomma, se potrebbe forse valere per le scuole elementari e in parte per le scuole medie, a livello superiore non sempre più piccolo significa più bello. Per queste ragioni, anche nel settore professionale si tende da anni a concentrare le scuole in un solo luogo (Mezzana per il verde, Biasca per i motori, ecc.).

Infatti, sull’attuale sedime della SCC si sono appena effettuati degli importanti investimenti di ampliamento e di risanamento con una spesa di varie decine di milioni.

Queste nuove infrastrutture ci permettono di affermare che la SCC funziona e funzionerà bene nella sua collocazione storica a Bellinzona.

Le opere di Alp Transit stanno rendendo ancora più attrattiva l’ubicazione di Bellinzona, così posizionata al centro del Ticino e naturale porta d’ingresso rispetto alle principali città confederate.

La Sezione cittadina del PS promuove la realizzazione rapida delle ulteriori infrastrutture già progettate e difende la legittimità del nostro territorio ad ambire a continuare ad ospitare la Scuola cantonale di commercio, l’amministrazione cantonale, il futuro importantissimo ospedale San Giovanni, i nuovi poli di competenza biomedici, ecc.

Comunicato stampa della Sezione PS Bellinzona