Interrogazione: Bellinzona in aiuto alla popolazione?

Lisa Boscolo per L’unità di sinistra.

Lodevole Municipio,

siamo tutti e tutte confrontanti da più di un mese a una pandemia planetaria che ha portato a un cambio repentino delle nostri abitudini, a una forte limitazione delle nostre libertà e dei rapporti sociali, purtroppo anche a malattia e sofferenza. Una pandemia dal forte impatto sociale e psicologico che cambia e cambierà il nostro modo di vivere. Il coronavirus è un’emergenza sanitaria con gravi conseguenze sociali ed economiche in cui nessuna persona verrà risparmiata. Una crisi che ha messo il Municipio a dura prova. Esso ha saputo reagire tempestivamente con misure per le persone anziani, quelle più vulnerabili alla malattia, con un aiuto sostanzioso all’economia locale oltre che con cambiamenti nell’organizzazione dell’amministrazione comunale nell’utilizzo del suolo pubblico, seguendo le direttive dello Stato maggiore di condotta. 

Va però aggiunto che nel nostro contesto ticinese ci ritroviamo con un tessuto sociale fragile, già prima della pandemia: il tasso di povertà era addirittura doppio rispetto al valore medio svizzero. Per non parlare del tasso del rischio di povertà, anch’esso comparativamente molto più alto nel nostro Cantone. Un rischio che nel contesto d’emergenza in cui ci troviamo può facilmente tramutarsi in povertà effettiva. Le conseguenze di questa pandemia rischiano di essere nefaste per il nostro Cantone, aumentando la fascia di persone povertà. Questa volta fragilità e vulnerabilità potrebbero toccare anche le classi di ceto medio, che subiranno senz’altro duramente il contraccolpo del lockdown. Non è improbabile lo scenario di un numero crescente di economie domestiche indebitate per far fronte alle spese della salute, dell’affito e ai beni di prima necessità con la conseguenza di finire in assistenza, anzi. Persone che hanno lavorato solo parte dell’anno, che hanno lavorato prevalentemente a tempo parziale, indipendenti, persone con un contratto di lavoro a tempo determinato e lavoratori/trici impiegati/e in piccole imprese sono gli anelli deboli del sistema che per primi rischiano di saltare. Potrebbero non essere i soli.

Di fronte a questa realtà è più che mai necessario un intervento mirato da parte dello Stato, un intervento da parte della Città a favore delle persone più in difficoltà. Inteventi e misure non sono certo mancati a livello nazionale e cantonale, ma ci sono tuttavia delle persone che rimangono scoperte o che lo sono parzialmente. Si pensi ad esempio a famiglie e lavoratori/trici indipendenti, lavoratori/trici a tempo determinato o ad interim, piccole imprese e persone senza impiego. Tutte persone che con una certa probabilità potrebbero necessitare di interventi mirati, i quali potrebbero essere garantiti da un fondo sociale (al quale attingere per spese d’affitto, di cassa malati – la parte non sussidiata dal cantone -, per saldare fatture mediche o sanitarie, per l’acquisto di beni di prima necessità, ecc.). 

Per le microimprese e gli indipendenti, la difficoltà di pagare l’affitto si estende anche alla loro ragione sociale, al loro luogo di lavoro. Difficoltà diverse, ma non meno importanti, sono pure rilevate presso i commercianti del Mercato cittadino e presso le associazioni sportive, culturali ed artistiche. 

Cantone e Confederazione hanno già preso delle misure urgenti per aiutare lavoratori e lavoratrici. In questa Interrogazione si riflette sulla possibilità di attuare misure per le persone che non sono coperte da interventi cantonali e federali. 

Per queste ragioni la sottoscritta Consigliera comunale sottopone le seguenti questioni al Municipio:

Il Municipio potrebbe considerare di instituire un fondo sociale comunale in aiuto alle persone in difficoltà economiche? 

Il Municipio ha considerato di aiutare indipendenti e microimprese in difficoltà con il pagamento dell’affitto? 

Il Municipio come intende intervenire per aiutare le fasce di lavoratori e lavoratrici “fragili”come chi lavora su chiamata, lavora ad ora o lavora in nero?

Il Municipio ha considerato di aiutare le società sportive, culturali e artistiche che con l’interruzione delle attività si ritrovano in difficoltà economiche? 

Il Municipio ha considerato di aiutare i/le commercianti che si garantivano la loro sopravvivenza economica grazie al Mercato del sabato?

Il Municipio garantisce al personale di strutture extra scolastiche comunali il reditto completo?

Il Municipio ritiene possibile far sospendere il pagamento delle rette delle strutture extrascolastiche delle famiglie che non ne fanno più capo?

Ringraziando per le risposte, invio cordiali saluti in questo periodo difficile.

Per l’Unità di Sinistra,

Lisa Boscolo