La pandemia del covid-19 ha portato automaticamente a un cambio di abitudini. Per quanto riguarda la mobilità, le persone[1] che prima utilizzavano i mezzi pubblici, bus e treno, confermano che per paura del contagio e per il distanziamento fisico di aver ridotto l’utilizzo di quest’ultimi. Il trasporto collettivo verrà per comprensibili preacauzione evitato presumibilmente per molto tempo. La mobilità va dunque ripensata soprattutto in vista della riapertura dopo il periodo di lockdown. Per far fronte alla capienza ridotta dei mezzi di trasporto pubblico ed evitare un grosso aumento del traffico di auto (che è già aumentato) e del conseguente inquinamento dell’aria va dunque dato uno spazio importante alla mobilità dolce, precisamente all’uso delle biciclette.
In molte città europee si stanno proponendo soluzioni concrete per promuovere l’uso delle biciclette.
Il Comune di Milano sta attuando un piano per offrire alternative alle auto, realizzando 23 chilometri di nuovi percorsi ciclabili in pochi giorni, e altri 12 entro la fine del 2020[2]. Il centro di Bruxelles darà la priorità ai ciclisti e ai pedoni rispetto alle auto, e i veicoli a motore saranno costretti a mantenere una velocità inferiore ai 20 chilometri all’ora[3]. Inoltrel’amministrazione della città di Bruxelles ha deciso di trasformare in piste ciclabili 40 chilometri di strade fin ora dedicate al traffico motorizzato. Berlino, che ha ridimensionato provvisoriamente strade a più corsie per ampliare le ciclabili esistenti.
L’ipotesi per la quale l’uso dell’automobile dovesse crescere gia nei prossimi giorni, ci ritroviamo dinannzi a un grosso problema: in primis la gestione dell’aumento del traffico, ma soprattuto l’inquinamento delle città, con rischi per la salute ancora maggiori rispetto a quelli della situazione pre-coronavirus. L’uso della bicicletta diventa la soluzione numero uno per garantire le norme di distanziamento fisico e di ridurre l’inquinamento dell’aria.
Pro Velo Ticino, in un comunicato stampa recente[4], ha richiesto che in Ticino si trovino velocemente e senza troppe complicazioni procedurali soluzioni praticabili di durata limitata, per creare nuovi spazi riservati ai ciclisti.
Auspico dunque che il Comune di Bellinzona, in cui i percorsi tra i quartieri sono ideali per le biciclette, possa avere delle proposte immediate che sappiano andare oltre i generici inviti alla popolazione per favorire gli spostamenti in bicicletta. Le corsie ciclabili attuali sul territorio bellinzonese non sono abbastanza sicure e sufficienti per garantire una vera alternativa al mezzo motorizzato.
Al lodevole Municipio, che è stato capace di rispondere immediatamente con soluzioni concrete e solidali alla situazione attuale, è lecito chiedere se si trova preparato per affrontare la questione della mobilità. Al fine di sondare la pronta messa in atto di soluzioni per la mobilità bellinzonese sottopongo al Municipio le seguenti domande:
- Il Municipio si è preparato tempestivamente per la gestione della mobilità in correlazione all’allentamento delle misure del lockdown?
- Quali misure immediate intende adottare per incentivare l’uso della bicicletta ?
- Nelle prossime tappe previste per completare la viabilità ciclistica, secondo la risposta all’interpellanza 128/2019 in previsione ci sono diversi interventi tra cui, cito l’implementazione delle zone a velocità limitata (Zone 30, Zone 20), progetti stradali di moderazione del traffico, risanamenti, manutenzioni, etc. misure per ricucire percorsi, collegare tratte, migliorare la sicurezza dei percorsi ciclopedonali[5]. Questi inteventi possono essere presi in considerazione come misure immediate in questa situazione di Covid-19?
- Quali misure a lungo termine intede adottare per incentivare un sano uso della bicicletta?
Per l’Unità di Sinistra
Lisa Boscolo
[1] https://www.rts.ch/info/suisse/11191960-sante-quotidien-autorites-ce-que-pensent-les-suisses-du-coronavirus.html
[2] https://www.ilpost.it/2020/04/29/milano-piste-ciclabili-coronavirus/
[3] https://www.politico.eu/article/helped-on-by-the-coronavirus-covid19-brussels-battles-its-car-culture/
[4] https://www.laregione.ch/cantone/ticino/1435216/pro-velo-con-il-covid-19-servono-piu-spazi-per-i-ciclisti
[5] Risposte all’interpellanza 128/2019 « Prossime tappe di sviluppo della mobilità ciciclabile a Bellinzona” di Daniela Sgarbi Sciolli