Interpellanza corsi di nuoto 2021: forti rincari delle tariffe/minori prestazioni/riduzione dell’offerta.

I  tradizionali corsi di nuoto di Bellinzona, dopo un anno di pausa forzata dovuti alla pandemia, per la gioia di tutti (o quasi) riprenderanno il prossimo 21 giugno.  
Purtroppo la soddisfazione per la ripresa dei corsi viene subito offuscata da una brutta notizia riguardo ai rincari delle tariffe e la riduzione dei posti disponibili. Infatti, già lo scorso 30 maggio, ventun giorni prima dell’inizio dei corsi,  sul portale  di Turrita nuoto appariva il laconico annuncio che comunicava l’esaurimento dei posti a disposizione: solo 400 (domiciliati e non) a fronte dei 650 nel 2019 e ai molti di più registrati negli anni precedenti quando i corsi erano offerti a prezzi più popolari.
Ai “ritardatari”si suggeriva d’iscriversi ai corsi organizzati dalla società di nuoto in luglio e agosto. 
Purtroppo però anche questi corsi hanno subito un rincaro: per 45 minuti al giorno durante 5 giorni il costo  previsto è di fr. 100.-. Un’offerta molto più onerosa di quella dei corsi di giugno. 
L’aumento delle tasse d’iscrizione è stato esponenziale dal 2014 al 2021:  da 15.- a 80.- fr in 7 anni con un’impennata da 25.- a 50.- nel 2019. Un aumento che fu già oggetto dell’interpellanza 133/2019 di Vito Lo Russo e cofirmatari.  
Altra nota dolente: l’abolizione della tessera a 20.- che permetteva l’accesso alla piscina al genitore accompagnante i figli al corso.
Nel contempo si constata che le ore di lezioni offerte sono diminuite di 30 minuti causando così un ulteriore disservizio alle famiglie che si vedono ridotto il tempo durante il quale i ragazzi sono impegnati, causando problemi di conciliazione con gli orari di lavoro (pochi possono permettersi di iniziare a lavorare dopo le 9.00) e se, come scritto nel comunicato Turrita nuoto, il problema fosse quello di non far entrare in acqua i giovani alle 8.30 a causa della temperatura, si sarebbe comunque potuto posticipare la fine del corso a mezzogiorno.
Questi rincari e queste riduzioni d’offerta sembrano ingiustificati e sicuramente a sfavore dei ragazzi meno abbienti e delle loro famiglie; infatti non è nemmeno previsto uno sconto per famiglie numerose e non compare nessuna offerta di sconto per le famiglie meno fortunate economicamente, precludendo di fatto a molti la possibilità di apprendere una disciplina che va oltre lo sport in quanto può essere decisiva per salvarsi (o salvare) la vita.

Riteniamo pure che nel contributo di più di 3,5 milioni che la Città versa a Bellinzona sport, si dovrebbe trovare sufficiente margine di manovra per coprire i costi dei corsi di nuoto, a favore della cittadinanza, in maniera adeguata. 

Dato il momento particolare che stiamo vivendo è ancora più importante riflettere sulla legittimità della logica del profitto a scapito del servizio pubblico: bisogna prestare ancora più attenzione alle ripercussioni economiche che stanno subendo le fasce più vulnerabili, ma non solo, quelle famiglie (e sono sempre di più) che purtroppo non possono permettersi necessariamente lezioni di nuoto private per i propri figli. Ragion per cui, anche considerando legittima la necessità dell’Ente Sport e della Turrita nuoto di recuperare le minori entrate avute le scorso anno, riteniamo che questo servizio alla cittadinanza deve continuare a essere garantito per tutti.

I corsi di nuoto di Bellinzona, per quanto ci riguarda, sono una tradizione radicata e motivo di orgoglio di una Città che nel corso degli anni ha offerto un’attività popolare a prezzi popolari ai suoi giovani cittadini in quanto sfavoriti dall’assenza di un lago nelle vicinanze. Questo aspetto dovrebbe tornare centrale ed essere riconsiderato quale parte integrante della politica giovanile cittadina.

Alla luce di quanto sopra illustrato, avvalendoci delle facoltà concesse dalla LOC (art. 66) ci permettiamo di porgervi le seguenti domande:

  1. Per quale motivo, nonostante i recenti adeguamenti dei salari dei monitori e la richiesta dell’interpellanza 133/2019 di prevedere a sopperire alla carenza di volontari in tempo utile, il  numero massimo di iscritti si limita a 400 e nonostante la riduzione di posti disponibili l’offerta viene comunque estesa ai non domiciliati?
  2. Corrisponde al vero che i compensi ai monitori venivano precedentemente pagati dalla Città ed ora questo costo ricade su Turrita nuoto? Se sì, per che ragione? Per garantire una maggiore offerta e qualità dei corsi, il sovrappiù economico potrebbe essere pagato dalla Città?
  3. Visto che Turrita nuoto ha deciso di rinunciare ai sussidi G + S, per motivi logistici ed organizzativi, come ha pensato di supplire a questa mancata entrata?
  4. Per quale motivo la tassa d’iscrizione è passata da fr.50.- a fr.80.- per partecipante? 
  5. Si ritiene che la popolazione sia stata adeguatamente informata riguardo alle modifiche apportate al concetto dei corsi di nuoto?
  6. Si prevede un ulteriore rincaro dei costi legati ai corsi nel prossimo futuro?
  7. Il Municipio potrebbe prendere in considerazione una riduzione delle tasse d iscrizione e una maggior offerta di ore di lezione per i corsi che si terranno durante l’estate 2022?

Martina Malacrida Nembrini
Massimiliano Ay
Danilo Forini
Michela Luraschi
Antoine Ndombele
Lia Sansossio-Cippà

(Unità di Sinistra)

Giulia Petralli 
Ronnie David
(I Verdi)

Vito Lo Russo
(PLR)