Finalmente ‘adesso ci vuole’ l’operatore di strada

Comunicato stampa della sezione PS di Bellinzona

Il gruppo PLR al completo riprende la proposta del Partito socialista di istituire la figura dell’operatore di strada anche a Bellinzona. 

Dal folclore al grottesco. Scriveva un giornalista nell’ottobre del 2011 commentando il “gesto politicamente scorretto” del Consiglio comunale di discutere la mozione che proponeva l’istituzione di tale figura senza il proponente, Francesco Lombardo del PS ammalato quella sera. Un giochetto che probabilmente permise alla maggioranza dei 27 deputati presenti su 50 di affossare con maggior agio la proposta socialista, grazie in particolare all’attiva opposizione del gruppo liberale-radicale. 

Poi, in tutti questi anni, poco più del nulla. 

Sorvolando sull’abitudine di alcuni partiti di far uscire dal cilindro mozioni di carattere sociale solo a ridosso delle elezioni, la Sezione di Bellinzona del PS saluta con entusiasmo la prodigiosa riesumazione della propria proposta. Finalmente. Peccato che nel frattempo la nostra città è l’unico centro del cantone a non avere ancora questa figura, oltre che quello con il settore dei servizi sociali più ’snello’.

Concordiamo quindi sulla necessità di attivare al più presto questa figura professionale capace di intercettare il disagio sociale sul nascere. Ma non solo: questa figura va inserita in una più ampia rete di accompagnamento sociale in grado di anticipare le situazioni più a rischio. La dimensione comunale permette senz’altro un’azione di prossimità che i servizi cantonali non possiedono. Le figure educative di prossimità devono quindi inserirsi in servizi sociali comunali forti, ad esempio in un più ampio servizio di sostegno comunale per minorenni e giovani adulti confrontati con problemi di formazioni interrotte, disoccupazione, precarietà e con difficoltà a trovare sbocchi e prospettive reali per esprimere il proprio potenziale, le proprie risorse, le proprie competenze.

Perché il mondo giovanile è innanzitutto sinonimo di energia, creatività, speranza e non significa forzatamente disagio, reati, devianza, rumore e problemi. 

L’operatore di prossimità deve quindi essere un tassello di una più ampia politica giovanile che contempli luoghi e spazi di prevenzione e di animazione. I nostri concittadini più giovani hanno bisogno più che mai, in questa epoca digitale e virtuale, di spazi di aggregazione e di vita reale. Di campetti di calcio, di locali dove fare o ascoltare musica, ballare o anche solo locali e piazze dove ritrovarsi a “fare nulla”. Luoghi dove interfacciarsi con le altre generazioni. Vedere e essere visti. Ascoltare ed essere ascoltati.

Invece nella nostra città il silenzio opprime sempre più le voci e la musica e i pochi gerenti che tentano di portare avanti la propria attività commerciale cercando di offrire spazi di aggregazione musicale si confrontano con insormontabili ostacoli.

L’Unità di sinistra sostiene con convinzione l’attivazione dell’operatore di strada o di prossimità, il potenziamento dei servizi sociali, la promozione di una politica giovanile con nuovi spazi e attività, la creazione di un luogo di incontro socio-culturale presso l’ex ospedale di Ravecchia e in generale il sostegno a chi promuove una città più viva, aperta e bella da vivere, perché crediamo che questa sia la prevenzione migliore. 

L’Ufficio presidenziale della Sezione del PS Bellinzona.