Comparto naturale della golena? Come verrà gestita la prossima estate soprattutto in ambito dei rifiuti e degli afflussi delle persone ?

Interpellanza di Henrik Bang, per il gruppo Unità di Sinistra.

  • Premessa

Il gruppo insieme a sinistra ha inoltrato lo scorso 6 maggio un’interrogazione intitolata “Coronavirus e nuovo littering” denunciando un vecchio fenomeno (il littering) con un nuovo tipo di rifiuto quali mascherine e guanti. L’arrivo del Coronavirus ha scombussolato le nostre abitudini e costretto le persone a periodi forzati di isolamento in casa in spazi ristretti. Con l’arrivo del bel tempo e l’allentamento delle misure vi è tra tutti una grande voglia di socializzazione e di svago. Fino ad oggi 11 maggio erano chiusi i ritrovi pubblici quali ristoranti ma i bar, le discoteche e altri ritrovi rimarranno ancora chiusi. Il nostro gruppo reputa molto positivo che molti cittadini, di tutte le fasce d’età, abbiano riscoperto il fiume e l’ambiente naturale come luogo ricreativo per passare un pomeriggio in spiaggia o una serata davanti al fuoco, ma reputa inaccettabile lo scempio che viene lasciato da alcuni maleducati. Le persone più educate, e sono la maggioranza, riportano a casa o ripongono nei bidoni (insufficienti) i propri rifiuti mentre quelli meno educati e incivili lasciano di tutto ovunque, tra cui segnaliamo anche bottiglie rotte che rappresentano un pericolo per chi, in particolare i bambini, si recano in spiaggia il giorno successivo.

Recentemente abbiamo appreso che la piscina comunale potrà (forse) venir riaperta (con un numero limitato di persone?) solo verso la fine di giugno e di conseguenza la golena e la rive del fiume diventeranno il luogo privilegiato di svago e di refrigerio dei Bellinzonesi. Già in queste giornate di primo caldo si nota un forte afflusso diurno e notturno che non farà altro che crescere nelle prossime settimane con l’aumentare delle temperature. Negli anni scorsi sono stati posati alcuni bidoni dei rifiuti (troppo pochi) che vengono vuotati con una frequenza insufficiente. A livello di cartelli non siamo a conoscenza di presenza di cartelli ufficiali che segnalano il divieto di depositare rifiuti.

  • Littering

Il termine inglese litteringintraducibile in italiano se non attraverso una perifrasi, indica l’abbandono – deliberato o involontario – di rifiuti di piccole dimensioni in spazi pubblici o aperti all’utilizzo pubblico come strade, piazze, parchi, spiagge e boschi. Il littering non è solo un fenomeno diffuso, ma le sue conseguenze iniziano a essere sempre più note e preoccupanti. Dalla scoperta della prima isola di plastica nel Pacifico (Plastic vortex), seguita poi da quella nell’oceano Atlantico, è ormai risaputo che circa l’80 per cento dei rifiuti che si trovano in mare provengono dall’entroterra, e che l’inquinamento provocato dal littering ha gravissimi impatti sull’ecosistema, sulla salute ma anche sui conti pubblici. Diverse ricerche negli ultimi anni si sono concentrate sulla valutazione della tipologia di rifiuti abbandonati, sulla promozione di iniziative di sensibilizzazione e prevenzione anche attraverso azioni di pulizia straordinaria del territorio, ma pochissime ricerche sono andate a monte del problema, ovvero: qual è il profilo del litterer? Chi sporca e perché?

  • L’analisi sociologica sul littering

È stato eseguito uno studio promosso da AICA (Associazione internazionale per la comunicazione ambientale) sostenuto dal ministero italiano dell’Ambiente, dal Consorzio nazionale imballaggi (Conai) e dai sei consorzi di filiera, condotto insieme al dipartimento di Culture, politica e società dell’Università degli studi di Torino consistente in un’analisi volta a indagare il fenomeno del littering. Pur trattandosi di un fenomeno diffuso, la pratica del littering rischia di passare inosservata perché l’azione che lo contraddistingue (l’abbandono di un rifiuto) è limitata da un punto di vista spaziale, ma soprattutto temporale, e può essere svolta in maniera nascosta o cercando di dissimulare il gesto. Inoltre, si tratta di un comportamento stigmatizzato, socialmente difficile da giustificare. È quindi difficile indagare su un comportamento che si è poco propensi a manifestare o ad ammettere di tenere. In pratica i ricercatori, dopo aver selezionato i luoghi idonei all’osservazione, vi hanno trascorso un determinato periodo di tempo concentrando la loro attenzione sugli individui presenti e in modo particolare su coloro che avevano tra le mani oggetti che potevano trasformarsi abbastanza velocemente in litter. Per questo i soggetti osservati erano principalmente in possesso di piccoli oggetti quali imballaggi, cibo, sigarette e altre tipologie riscontrate a seconda dei casi. Un’altra delle variabili di osservazione è stata la tipologia di luogo, caratterizzati quindi da diversi tipi di affollamento, diversa presenza di cestini e così via. Si voleva infatti verificare la possibilità di evidenziare una correlazione fra tipologia di luogo e tipologia di comportamento. Pertanto, sono state condotte osservazioni in parchi pubblici urbani, nei centri città, nelle località turistiche, nei festival outdoor, nelle scuole e università, davanti alle gelaterie, nelle aree in contesti a prevalenza naturale, nei quartieri semi periferici delle città, nei luoghi di svago serale e notturno, nelle stazioni e davanti alle tabaccherie.

  • Risultati dello studio

Dalle interviste sono emersi alcuni spunti di carattere generale. Ad esempio, il littering viene generalmente percepito come un fenomeno grave da quasi tutti gli intervistati, anche se non sempre risulta evidente il collegamento tra il littering e preoccupazioni di tipo ambientale o ecologico. Il littering sembra infatti venire più strettamente legato a preoccupazioni sul mancato rispetto delle norme civiche e al decoro urbano. Anche per questo motivo, il littering sembra generare, in particolare tra le persone più anziane, un generico senso di degrado e insicurezza che spesso sembra coincidere con una mancanza di fiducia nei confronti delle istituzioni cittadine.

Molti degli intervistati ritengono poi che il fenomeno sia contrastabile attraverso il controllo degli spazi pubblici da parte degli enti preposti (con particolari riferimenti alla polizia locale); l’educazione sul tema in famiglia e nelle scuole; l’utilizzo di incentivi a mettere in atto comportamenti corretti e la maggiore presenza di cestini.

Domande

  • È Il Municipio a conoscenza dell’aumento del fenomeno di littering in zona golena, in particolare tra il ponte rosso di Galbisio e quello di Gorduno e in zona del ponte ex-Torretta? 
  • Come intende affrontare il Municipio il probabile aumento di afflusso di persone, nel comparto della golena, nei prossimi mesi? È stato allestito un concetto? 
  • Ha il Municipio intenzione di coinvolgere enti partner quale Consorzio correzione fiume Ticino, Azienda Cantonale dei rifiuti, ecc. per gestire al meglio la questione?
  • Ci risulta che nel 2019 l’Associazione ticinese delle politiche giovanili, con sede a Giubiasco, ha presentato al Comune un progetto di sensibilizzazione e coinvolgimento dei giovani in tema littering. Lo stesso prevedeva una sensibilizzazione al littering, la promozione di un’educazione alla cittadinanza in ambito ecologico e un miglioramento della qualità delle aree di svago lungo il fiume. Il tutto con il coinvolgimento delle scuole, del cantone, dell’ACR, della città, del consorzio correzione fiume ticino e di associazioni e enti interessate quali WWF, Canoisti, camping Molinazzo ecc. Come mai questo progetto non ha avuto mai avuto un seguito?
  • A riguardo della problematica del littering in generale, quante sono, mediamente al mese, le segnalazioni da parte dei cittadini, dei dipendenti e degli operatori del settore? Come vengono gestite queste segnalazioni? (Si effettua solo la rimozione o vi è anche una piccola indagine?)
  • Quante sono, per quale importo, e in quale zona della città, sono state emesse le multe per littering  nel 2018, 2019 e primi 4 mesi del 2020?
  • Intende il Municipio istituire un controllo e una sensibilizzazione mediante l’impiego di alcune guardie della natura o agenti ausiliari con buone competenze nella gestione dei conflitti? Se questo personale non è già a disposizione vi è intenzione di assumerlo?
  • È prevista una posa supplementare di cestini nei luoghi sensibili?
  • Sono previste delle vuotature supplementari dei bidoni già presenti?
  • Sono previste azioni di pulizia a tappeto degli areali lordati? Magari con l’impiego temporaneo di personale supplementare remunerato?
  • È prevista la riparazione dell’illuminazione del ponte rosso che non funziona da parecchio tempo?
  • Quale è la situazione della sensibilizzazione dei bambini a scuola? È previsto un aumento della sensibilizzazione?