Interpellanza di Michele Egloff per lUnità di sinistra
La presente interpellanza ripropone tale e quale in questa sede una riflessione di alcuni nostri concittadini attenti alla dimensione umana del convivere nel nostro Comune, pubblicata oggi da laRegione a pagina 14. Titolo: “Storia per chi resta, con domande”.
C’è un uomo sulla cinquantina che viene da un paese non troppo lontano.
La sua casa è la bicicletta carica di borse dove c’è di tutto: pentole, coperte, attrezzi.
Vende fiori, ma più che venderli li offre: le persone gli fanno un’offerta libera.
I fiori sono spessi legati con lo spago o coi nastri colorati dei pacchetti regalo.
Quando è Natale si arrampica sulle piante a cogliere il vischio.
Dorme dove capita, ogni tanto anche vicino al fiume, in una tenda.
In città tutti lo conoscono, parecchie persone si fermano a parlare con lui, qualcuno gli offre un pasto, altri parole calde. Quando manca da troppo tempo qualcuno lo nota.
Lui ritorna e dice che Dio provvederà.
In questi giorni alcune persone hanno pensato che qui non c’è posto per lui e per i suoi fiori recisi (narcisi, serenelle, fiori di campo) e ha reclamato in polizia denunciando questa presenza “illegale”.
Quello che fino a questo momento era una consuetudine e un tacito consenso, al di là delle regole ferree, ora sembra inaccettabile. La mitezza ha perso consistenza e alcuni sono saliti a bordo della nuvoletta dei principi superiori.
L’uomo, visto così dall’alto, è diventato un puntino, quasi invisibile.
Le domande sono queste:
– alle persone che hanno protestato piacciono i fiori ?
– la gentilezza ha perso il diritto di cittadinanza appena dopo le elezioni comunali?
– il reclamo di alcune persone ha un peso specifico maggiore della consuetudine del saluto che
molte persone rivolgono a quest’uomo?
– qualche negozio ha dovuto chiudere i battenti a causa della presenza di un “venditore”
ambulante che offre scampoli di colore?
– la città sarà più abitabile se l’uomo partirà?
– noteremo la sua eventuale assenza o non ce ne accorgeremo neanche?
In merito ai quesiti sollevati dal testo menzionato pongo al lodevole Municipio le seguenti domande:
- Il Municipio è al corrente del fatto denunciato nella lettera aperta?
- È vero che l’uomo è stato denunciato da privati cittadini?
- Nella fattispecie che cosa si recrimina all’uomo dei fiori?
- È vero che l’uomo dei fiori è stato allontanato dal suolo comunale?
- Chi ha preso la decisione dell’espulsione?
- Sulla base di quale regolamento e secondo quale valutazione della proporzionalità del provvedimento ha agito l’autorità preposta?
- Più precisamente, che cosa è stato esatto all’uomo dei fiori?
- Secondo il Municipio quale danno arreca la presenza dell’uomo dei fiori a Bellinzona?