Molte guerre caratterizzano la nostra vita di gruppo e individuale, tutte crudeli, inutili e assurde.

Agnese Strozzega, Candidata al Consiglio Comunale sulla lista Unità di sinistra

Pubblicato su TIO

La più crudele: il vero e proprio conflitto armato. Esso provoca la morte, anche fra persone innocenti e innocue, compresi bambini, segna vite e generazioni con mutilazioni fisiche e psichiche, distrugge città, impoverisce la gente, può inginocchiare popoli e annientare intere civiltà. Questo metodo intende risolvere problemi.

La più inutile: la costante ostilità che può manifestarsi tra professioni, tra concorrenti commerciali, tra partiti politici. Sulla base di valori quali la competitività, il potere e il denaro e a scapito della cooperazione e della condivisione, vengono dedicate importanti risorse ad analizzare quel che viene individuato come « il nemico » per riuscire a sorpassarlo, eventualmente schiacciandolo, distraendosi così da approcci più positivi e costruttivi.

La più assurda: l’opposizione tra i generi, i quali, in base alla vigente norma eterosessuale, restano paradossalmente chiamati a convivere, a collaborare, ad « amarsi ». Secoli di oppressione del genere femminile in un contesto patriarcale hanno obbligato le donne a mobilitarsi per rivendicare i propri diritti, dovendo diventare anche aggressive al punto che gli uomini si sentono a loro volta attaccati. Dinanzi a quel che sembra essere un circolo vizioso, ci si ostina tuttavia a mantenere ruoli e culture distinti per ciascun genere, reprimendo libertà e competenze personali.

In un’epoca caratterizzata dalla creatività e da una situazione di relativi benessere e sicurezza (almeno nella nostra società), ci si aspetterebbe un’evoluzione delle relazioni sociali verso un modello più pacifico ed equilibrato. Proviamo a lavorarci, sia collettivamente che singolarmente.