Le rendite AVS vanno finalmente aumentate!

Di Ornella Buletti

Da 20 anni le rendite AVS sono ferme al palo , ma finalmente qualcosa si sta muovendo. Sembrerebbe che la politica sia disposta ad aumentare le rendite AVS di 70 franchi mensili per una persona sola e fino ad un massimo di 226 franchi per una coppia. Purtroppo questo aumento non è sicuro, verrà deciso definitivamente solo con la prossima legislatura. Le elezioni federali del 18 ottobre saranno quindi determinanti per sapere se ciò sarà possibile.
Questo aumento è necessario per garantire una vita dignitosa a molti anziani che dipendono ancora in modo determinante dall’AVS, eppure molti esponenti dei partiti di centro-destra si sono già espressi pubblicamente contro questa proposta.
Come donna sono invece preoccupata per l’aumento dell’età di pensionamento delle donne, che non può essere giustificato fintanto che le disparità salariali tra uomini e donne continueranno a sussistere, a svantaggio di queste ultime.  Ma c’è anche altro di cui preoccuparsi: molti esponenti di UDC e PLR (e addirittura anche più di un candidato ticinese del PPD) vorrebbero addirittura aumentare l’età di pensionamento legale a 67 anni. Certo ci sono persone anziane in forma e che vogliono e possono lavorare oltre i 65 anni. Alcuni lo fanno già oggi , ma hanno in genere professioni particolari e ben qualificate.  Ma ci sono anche tante persone alle quali non può essere chiesto di lavorare fino a 67 anni, dopo che hanno faticato tutta la vita con lavori pesanti e magari anche poco retribuiti. Come si concilia poi questo aumento dell’età di pensionamento quando sempre più lavoratori di oltre 50 anni perdono il posto di lavoro? Ritengo che un rafforzamento dell’AVS sia necessario, fattibile e finanziariamente sopportabile e che sia  una priorità politica. La posta in gioco è quindi molto alta e dipenderà anche da chi sarà eletto alle prossime elezioni federali.

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