La Nuova Bellinzona e la Gioventù

Lisa BoscoloDi Lisa Boscolo*

La Nuova Bellinzona intraprenderà un percorso storico, economico e sociale molto importante. In questo percorso vedo i giovani come elemento fondamentale. La collaborazione e la comunicazione con la mia generazione sarà cruciale per poter sviluppare un futuro a questa città. Bellinzona non è di certo il fiorello all’occhiello della politica giovanile, ma ha la possbilità di rimediare sfruttando le misure messe in atto dagli altri comuni aggregati.

In un periodo economicamente difficile è necessario sostenere maggiormente la formazione e l’occupazione giovanile. Occorre sfruttare le opportunità offerte da AlpTransit, oltre a valorizzare le attività già presenti nel bellinzonese e creare nuovi posti di lavoro in diversi ambiti: ricerca, tecno-polo bio-medico, turismo e commercio locale.

Non basta concentrarsi esclusivamente sull’aspetto dell’occupazione. La popolazione giovanile come il resto della popolazione ha bisogno di socializzare e divertirsi. Lo svago oltre a contribuire al benessere individuale e sociale è essenziale alla creatività della persona. La politica giovanile della Nuova Città va dunque potenziata maggiormente. I pilastri per la Nuova Bellinzona dovranno essere animazione, promozione attività, partecipazione e ascolto. Con “animazione ” si intende sviluppare una rete di centri giovanili sulla base della distribuzione della popolazione nei quali si sviluppano attività animate per ragazzi dai 12 ai 18 anni. Si potrebbe prendere l’esempio del modello dello “Spazio Giovani” attivo a Monte Carasso dal 2006. Lo Spazio giovani è un luogo d’incontro settimanale in cui la presenza di un educatore sociale sostiene e favorisce la realizzazione di progetti ideati dai ragazzi stessi. La riflessione sul concetto di centro autogestito non va escluso a priori, probabilmente più facile se a partire dai 18 anni. Con il secondo pilastro, vale a dire “promozione attività”, si intende sostenere spazi aggregativi come sale polivalenti per favorire l’incontro sociale e lo svago. Si parla spesso di giovani disinteressati alla politica. Favorire la “partecipazione” attraverso il forum regionale dei giovani è fondamentale per avvicinare più giovani al dibattito politico. L’ascolto e l’informazione promossi dall’Ufficio attività giovanili è la base per il coordinamento di tutte le attività precedentemente elencate. Con l’aggregazione si ha l’intenzione di togliere l’Ufficio dal centro città e scardinarlo dall’Ufficio Cultura e affiancarlo all’Ufficio Socialità. Questo è un peccato in quanto al momento il centro è facilmente raggiungibile e più vicino ai vari centri scolastici, inoltre unire attività giovanile e servizio sociale può contribuire a rafforzare nei giovani l’idea che gli adulti e le autorità li considerino potenzialmente problematici. I giovani hanno bisogno di diversificarsi e di potersi pensare come persone con delle potenzialità che possono aspirare all’autonomia e al riconoscimento sociale.

* Candidata al Municipio n°3 e al Consiglio Comunale n°4