Bellinzona si doti di un Ente autonomo per abitazioni accessibili a tutti/e!

Michele Egloff, candidato sulla lista Unità di Sinistra al Consiglio comunale di Bellinzona 

Pubblicato sul Corriere del Ticino, il comizio

Il mercato dell’alloggio di Bellinzona si sta espandendo a dismisura senza tenere conto dei bisogni specifici e delle risorse a disposizione delle diverse frange della popolazione, sospinto da logiche spesso contradditorie tra di loro e difficilmente comprensibili in base al comune buon senso. Così negli ultimi due-tre anni il tasso di sfitto è raddoppiato, raggiungendo quota 3,5%. Tenuto conto degli edifici attualmente in costruzione e delle autorizzazioni già accordate si stima che a breve si giungerà a una percentuale di sfitto pari al 6-7%! La credenza popolare che vorrebbe un abbassamento delle pigioni a fronte di tanta offerta è purtroppo smentita dalla realtà. Il canone d’affitto è rimasto stabile nel tempo. I tassi ipotecari ai minimi storici permettono infatti alle casse pensioni, che figurano tra i maggiori attori sul mercato immobiliare, di poter sostenere tassi di sfitto del 10% e anche di più senza perderci. Intanto, chi si presenta all’Associazione per la protezione degli inquilini dice di non trovare casa e di dover far fronte ad affitti troppo alti.

In questo contesto, una città che vuole garantire alloggi di qualità a prezzi sostenibili a tutte le fasce della popolazione deve assolutamente adottare un programma politico dell’alloggio a pigioni contenute, dotarsi degli strumenti e delle misure necessarie per realizzarlo, e agire.

Il Comune potrebbe concedere diritti di superficie per realizzare cooperative di abitazione o alloggi a pigione moderata e/o accessibile al ceto medio, in parte a misura di anziano/persona con disabilità, fornendo nel contempo consulenza alle cooperative neocostituite riguardo al complesso tema dell’accesso ai crediti.

Personalmente, sono propenso alla creazione di Ente autonomo di diritto comunale, che possa agire proattivamente sul mercato dell’alloggio. Dotato di un capitale iniziale (da definire) l’Ente autonomo potrebbe entrare sul mercato dell’alloggio a pigione moderata/sostenibile ristrutturando uno, due o più palazzine, da acquistare a buon prezzo e da gestire in proprio sulla base della Carta statutaria dei committenti di abitazioni di utilità pubblica in Svizzera. Grazie alle entrate assicurate degli affitti, non si tratterebbe perciò di un investimento a fondo perso. Così facendo, si potrà inoltre riservare la massima attenzione anche al bisogno di abitazioni intergenerazionali per favorire l’aiuto reciproco tra giovani famiglie e anziani (se necessario adattando le norme del Piano regolatore al fine di promuovere questo tipo di abitazioni).