di Gilbert Jorio
Il nostro recente intervento mediatico ha suscitato l’immediata replica dei soliti detentori di tutte le verità, e quindi anche di quella inerente l’acquedotto della Morobbia. Una verità “pura”, come al solito scevra di insinuazioni di bassissima lega e di frottole. A tal punto che, guarda un po’, ci sentiamo confortati in tutto quanto abbiamo scritto.
Si continua a fare ricorsi, inoltrare istanze d’intervento e quant’altro senza successo. Ci ricordano addirittura che tutti vengono infatti respinti senza che sia nemmeno necessario entrare nel merito. Gli uni per decorrenza dei termini di ricorso, gli altri per mancanza di legittimazione a ricorrere. E allora? Il progetto non vale niente e naturalmente è sempre e solo colpa del Municipio di Giubiasco o comunque di qualche suo membro…
Domanda semplice: Consiglieri comunali e Municipali di Giubiasco e della Valle Morobbia, Consiglieri di Stato, Membri del Gran Consiglio, giudici cantonali e federali, funzionari comunali e cantonali e stragrande maggioranza della popolazione di Giubiasco-Valle Morobbia-Nuova Bellinzona: tutti che non capiscono niente? Tutti “immanicati”? Tutti manipolati dal Municipio di Giubiasco?
Giova comunque ricordare che sono state esaurite tutte le vie democratiche e giuridiche per fermare questo progetto, nonostante i soliti noti cerchino di far credere alla popolazione il contrario. Questa è la verità. Non la nostra, quella dei fatti. Senza insinuazioni di alcun genere, come sanno bene anche Chiesi e Dell’Ambrogio.
Poi ognuno è libero di continuare a credere quello che vuole, a vedere complotti e quant’altro in tutto e tutti, a cercare di far credere quello che vuole. Noi ci limitiamo a citare Nietzsche che osservava come “le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità.”